LACTO-OVO VEGETARIAN

La vera dieta vegetariana
normale, completa,
sana, naturale,
preventiva,
senza carenze,
senza ipocrisie,
senza fanatismo,
secondo la Tradizione
e la Scienza più moderna

16 luglio 2011

Veronesi sui lacto-ovo-vegetariani: tumori -30%, affamati -60 milioni.

veronesi soridente (un solo colore) Alcuni lettori hanno chiesto di leggere qualche articolo sul vegetarismo pubblicato da Veronesi e da altri, perché ormai “introvabili”. Li accontentiamo, a scopo di documentazione, cominciando dall’articolo in cui il celebre chirurgo oncologico fautore del lacto-ovo-vegetarismo, commenta sull’Espresso la campagna annuale dell’Associazione per la ricerca contro il cancro, illustrando opportunità e vantaggi generali sulla salute e l’economia mondiale di una dieta lacto-ovo-vegetariana, vista però come dieta sana e preventiva, capace insieme ad un diverso e più sano stile di vita (più esercizio fisico, meno sedentarismo, niente alcol né fumo ecc) di ridurre i gravi rischi per la salute dell’attuale civiltà, a cominciare dai tumori.

La dieta vegetariana, quindi, viene assunta dalle associazioni oncologiche come sinonimo di “dieta anti-cancro”. L’articolo è ovviamente propedeutico e generico perché non si rivolge agli esperti o agli specialisti, ma si rivolge a tutti, ma pur tuttavia dà notizie e commenti molto interessanti. Chi vuole iniziare o anche perfezionare e rendere più sicura nutrizionalmente la propria dieta vegetariana legga anche questa monografia – originale e appositamente creata per i vegetariani – sulla vitamina B12, la cui carenza porta molti problemi e anche un maggior rischio di malattie. NICO VALERIO

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«Qualche secolo fa, anche le nazioni che adesso chiamiamo i paesi del benessere, facevano la fame. C'erano gli happy few, i pochi felici che mangiavano sontuosamente, e c'era la quasi totalità della popolazione che stringeva la cinghia. Oggi c'è ancora metà del pianeta in quelle condizioni, ma ci si comincia a chiedere se la povertà e la fame dei Paesi sottosviluppati non sia in relazione diretta con il consumismo delle nazioni industrializzate, lo stesso consumismo alimentare, spesso guidato da scelte alimentare sbagliate, che causa i big killer del nostro mondo.

Secondo Jean Mayer, nutrizionista dell'università di Harvard, riducendo del solo 10 per cento l'allevamento del bestiame destinato alle bistecche si potrebbero nutrire con grano e legumi 60 milioni di persone nel mondo. E penso, come molti economisti, che il vegetarianesimo potrebbe essere una delle possibili soluzioni per combattere la fame nel mondo. Intanto, come per una specie di legge del taglione, sono proprio le popolazioni dei paesi ricchi ad ammalarsi per gli stili di vita scorretti (poco movimento, alcol, fumo) e per le cattive abitudini alimentari, le quali sono responsabili addirittura del 30 per cento dei tumori, senza parlare di patologie cardiovascolari come infarto ed ictus. Credo che sia giusto inquadrare in questo contesto iniziative come quella che l'Airc, l'Associazione per la ricerca contro il cancro, riproporrà anche quest'anno con le Arance della Salute, distribuite il 30 gennaio nelle piazze italiane per finanziare i progetti di ricerca, circa 140, e per richiamare tutti al progetto di una vita più sana, in cui l'alimentazione divenga la base della prevenzione.

La relazione tra alimentazione e stato di salute è riconosciuta fin dalla preistoria dall'uomo, che aveva imparato a comprendere l'effetto dei diversi alimenti sull'organismo, evitando l'assunzione di cibi nocivi o tossici, perché l'alimentazione è atto cosciente di assunzione selettiva di alimenti. Bisogna tornare a questa funzione di salvaguardia fornita dall'esperienza e dalla ragione, perché purtroppo negli ultimi decenni è successo proprio il contrario, e il modo di vivere delle società sviluppate minaccia di mandare a male i principi di un'alimentazione sana.

Tra le abitudini nefaste per la salute, c'è la consumazione di bevande gasate, creme ghiacciate, eccesso di dolci, e c'è - soprattutto tra i più giovani - il continuo sgranocchiare di alimenti grassi, che tolgono l'appetito per gli alimenti utili. Intanto si va perdendo l'abitudine ai cibi freschi che forniscono vitamine, come la frutta e la verdura. Le Arance della Salute, arance rosse di Sicilia, servono anche a ricordarci che per stare in salute, secondo le linee-guida dell'Organizzazione mondiale della sanità, è importante mangiare ogni giorno cinque porzioni di frutta e verdura.

Purtroppo possiamo constatare che soprattutto i più giovani non mangiano quasi mai la frutta, ma non è troppo tardi per rilanciare la cultura dei prodotti freschi della terra, dell'olio di oliva al posto dei grassi, e in genere di tutti quei cibi della 'dieta mediterranea' con cui l'Italia ha fatto scuola nel mondo. La nuova sensibilità ecologica può essere volta a una riflessione collettiva sul nostro benessere, perché è un progetto che si pone all'interno di un sistema complesso: riguarda l'aria che respiriamo, l'acqua che beviamo, il suolo su cui viviamo, e il cibo che introduciamo nel nostro organismo. Dobbiamo essere consapevoli non solo che ci sono stili di vita dannosi per la salute, ma che i troppi consumi impoveriscono il resto del mondo. Non si tratta di acconsentire a una banale colpevolizzazione, ma di acquisire una mentalità aperta e onnicomprensiva, che ci faccia vedere la vita sul pianeta come una rete di interrelazioni, spronandoci a fare la nostra parte.

E' questo il senso degli allarmati rapporti delle Nazioni Unite sulla fame nel mondo. Sono rimasto pensieroso e ammirato, nel maggio del 2009, quando mi è arrivata la notizia che la città belga di Gand per prima al mondo aveva deciso di essere vegetariana almeno una volta alla settimana, come riconoscimento dei problemi affrontati da un rapporto dell'Onu. Nelle strade sono comparsi manifesti che invitavano la popolazione a questo appuntamento almeno settimanale, e nelle mense scolastiche c'è da settembre la giornata del pasto vegetariano.

Scettici per storia e per cultura come siamo noi italiani, possiamo, beninteso, svalutare l'iniziativa con un'alzata di spalle e con un sorriso ironico, ma io desidererei tanto che non lo facessimo: la storia ha dimostrato molte volte che le 'nuove idee' possiedono spesso una forza inaspettata, e che tante iniziative isolate possono alla fine confluire in un cambio di cultura e di mentalità, che apre la strada ai grandi cambiamenti. Cambiamenti di cui davvero c'è bisogno, e che per ora fermentano nell'inquieto mondo dei giovani, ancora non riconosciuti. Come ho avuto modo di dire recentemente al primo Forum Internazionale del Barilla Center for Food and Nutrition, tra i giovani si sta diffondendo un maggiore sentimento di solidarietà verso l'ambiente e un atteggiamento più maturo verso la natura.

Come sarà il mondo che verrà noi non possiamo saperlo, perché i nostri figli, come dice il poeta Kahlil Gibran: "Abitano nella casa del futuro, dove voi non potete entrare, neppure in sogno". Lo so bene, ma ciò non m'impedisce di sperare che questo mondo che noi non vedremo possa essere una casa accogliente per tutti. In armonia e in pace, con l'aiuto della scienza e della ragione”.
UMBERTO VERONESI

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DIBATTITO TRA RICERCATORI. Sulla scelta vegetariana segnalo un’altra intervista, sempre a Veronesi, di Cristina Tognaccini sul sito L’Inkiesta: “Noi viviamo meglio e di più”. Nel medesimo sito un’intervista di segno contrario, al dirigente ricercatore A. Ghiselli (ex Inran), che contesta la validità dello studio Epic-Oxford di Timoty Key, definito “vegetariano convinto”, sui vegetariani inglesi, attribuendo la superiorità biologica dei vegetariani al loro livello socio-culturale più alto, e quindi ad una migliore informazione sui cibi che può indirizzare più facilmente al salutismo e a uno stile di vita più sano (p.es. ai cereali integrali). Ghiselli aggiunge anche che nello studio Key i vegetariani erano contrapposti a non-vegetariani che mangiavano troppa carne rispetto alle raccomandazioni nutrizionali. In quanto ai residui chimici presenti in carne e vegetali, e anche alle rispettive “impronte” energetiche-ecologiche, il ricercatore “anti-veg” fa notare che la carne – è vero – ha residui e impronta più pesanti, ma è anche vero che di verdura-frutta ne mangiamo (o dovremmo mangiare) molta di più: secondo le raccomandazioni, 7 kg alla settimana, contro 300 g di carne.

AGGIORNATO IL 19 FEBBRAIO 2015

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9 Commenti:

Anonymous Tatiana ha detto...

Sì, hai fatto bene, non lo trovavo più.

16 luglio 2011 alle ore 16:02  
Anonymous francesco ha detto...

quindi l'alone verde deve essere buttato via perchè più indigesto? e secondo te qual'è il metodo di cottura migliore per l'uovo?

7 agosto 2011 alle ore 10:13  
Anonymous Alice ha detto...

Bellissimo articolo grazie per avercelo riportato...peccato che ci sono persone che di fronte a queste parole sono totalmente indifferenti...

20 agosto 2011 alle ore 16:16  
Anonymous Anonimo ha detto...

Ciao , mi chiamo Elisa,
sono vegetariana da pochi mesi e ho trovato il tuo blog molto interessante...c'è modo di seguirti anche su fb?

13 marzo 2012 alle ore 14:24  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Elisa, certo, ci sono [Nico Valerio, con la divisa del gen.Custer...), e ho molti amici veg e animalisti, ma guarda che lì io mi occupo di tutti i miei numerosi interessi, e poco di alimentazione: non è il posto adatto per cose approfondite e scientifiche. Infatti quando ho provato con rivelazioni e link ai miei articoli, ho avuto pochi commenti.

13 marzo 2012 alle ore 15:05  
Anonymous Anonimo ha detto...

Ok....allora continuerò a seguirti da qui! Elisa =)

14 marzo 2012 alle ore 22:14  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Elisa, per domande o news urgenti, c'è il Forum (colonnino) e, più veloce ancora, Facebook...

14 marzo 2012 alle ore 22:33  
Blogger anna ha detto...

Ciao Nico..
oggi peer la prima volta ho letto un paio di pagine sul tuo sito , ero alla ricerca di come assumere la Vit. B12, e mi sono imbattuta in delle spiegazioni molto semplici e poco noiose, questo ha fatto che la lettura sia stata molto semplice da capire,pero non so ancora se posso assumere le uova, il mio colesterolo è un po' altino e da poco mi hanno riscontrato POLICITEMIA VERA. ho di conseguenza il Ferro basso, e se cerco di portarlo su i globuli rossi aumentano, quindi cerco per vie traverse un aiuto, e la VIt. B 12 sembrava potesse essere parte dell'aiuto, certo,fai anche menzione di latticini, ma sono meno graditi, hay un suggerimento per il mio caso? ti ringrazio a priori, Anna.

6 luglio 2013 alle ore 16:42  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Anna, non so perché hai commentato qui e non sotto la monografia apposita sulla vitamina B12, dove ci sono tutte le soluzioni possibili per il tuo caso. Ora ho aggiunto il link anche nel corpo di questo articolo.

6 luglio 2013 alle ore 17:42  

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