LACTO-OVO VEGETARIAN

La vera dieta vegetariana
normale, completa,
sana, naturale,
preventiva,
senza carenze,
senza ipocrisie,
senza fanatismo,
secondo la Tradizione
e la Scienza più moderna

10 giugno 2008

Cibo non violento? Noi ci proviamo se possibile. Ma, certo, non è tutto.

Un luogo comune che ascoltiamo di frequente dice: "L’Uomo è l’unico animale che beve il latte (e mangia le uova) delle altre specie”. Perciò non è "naturale" nutrirsene.

Non è vero. Basta vedere quanto sono ghiotti di latte gatti, topi e molti altri animali, e come tanti animali predatori saccheggiano le uova nei nidi. Ma se anche fosse?

L’Uomo è anche l’unico animale che ha creato il Colosseo, le Piramidi, l’astronomia, il diritto, l’ingegneria, la letteratura, la scienza, l’agricoltura. Tutto ha creato, inventato e modificato l’Uomo. E questo, appunto, si chiama Civiltà e Cultura.

L'Uomo non è un animale come tutti gli altri.

Nessuno aggiunge che l'Uomo è l'unico animale che ha creato i suoi stessi “alimenti”, col drammatico metodo "prove ed errori". E quante morti ci è costato questo metodo! (che comunque era sempre preferibile al darsi per vinti e morire di fame, oppure al continuo avvelenamento di massa). L’Uomo è anche l’unico tra gli animali a selezionare e coltivare e consumare broccoli, zucchine, peperoni, insalate, mele, arance, pane, pasta, fiocchi d’avena, legumi, riso, germogli di soia, addirittura

Il cibo è in sostanza creazione culturale dell'Uomo.

Ma gli alimenti possono essere intrinsecamente violenti o non-violenti. E i vegetariani si limitano ai cibi non-violenti.

Solo i frutti e i semi, il latte degli animali e le uova sono cibo davvero non-violento, di cui l'essere vivente vegetale o animale si libera senza danno, insomma non legati intrinsecamente alla morte e alla violenza. Perciò, cereali, legumi, semi oleosi e frutta, sono il nostro cibo antropologicamente ed eticamente più adatto, insieme con latticini e uova, che non prevedono l’uccisione degli animali.

Non bastano? Potrebbero bastare, invece.
Anche se va aggiunto che gli stessi allevamenti, che rendono disponibili latticini e uova a enormi popolazioni, sono di per sé una piccola-grande, ad ogni modo continuativa, forma di violenza, sia pure molto minore della uccisione. Però, a rigore di etica assoluta, anche gli orti e le serre da cui si ricavano individui vegetali interi, non solo frutti (p.es. un cespo di lattuga), e ovviamente le coltivazioni intensive che danno frutti e semi, sono forme di violenza nei confronti dei vegetali. 

Ma, come usava ripetere un grande saggio indiano cultore di Ayurveda, “qualcosa dovrà pur mangiare l’Uomo, se non vorrà morire di fame e fare una grande violenza a se stesso”. Così ammetteva che un qualche minimo grado di violenza è connaturato alla biologia, e che tutte le nostre lotte dovranno essere finalizzate a eliminare le grandi e perfettamente sostituibili violenze, come le uccisioni dell’uomo e degli animali. E dopotutto, anche la stessa biografia umana è intrisa di violenze, piccole e grandi. Perciò dovere morale dell’Uomo è eliminare almeno le grandi.

Per il resto, la Natura non offre all'Uomo nessun altro cibo non-violento. Anche nell'orto, ripetiamo, a voler essere pignoli, una piantina di ravanello, un cespo di radicchio, in quanto piante intere, sono individui che hanno vita, che nascono, vivono e muoiono. E noi, mangiandoli, quelle vite distruggiamo. E ci dispiace. Ma non possiamo fare altrimenti. E' necessario, voluto dalla Natura, dalla nostra natura, come ricordava il saggio. La Tradizione, cioè la cultura antropologica, ed ora anche la Scienza biologica, ci spingono a nutrirci sempre di più anche di verdure, sotto forma di piante intere. Solo pomodori, peperoni, melanzane, cetrioli, zucca e zucchine, essendo botanicamente "frutti", non partecipano di questo drammatico rapporto "mors tua vita mea" tra l'Uomo e il mondo vegetale.

Ma la Natura non offre sufficienti alimenti spontanei adatti all’Uomo, visto che non sembra tenerne conto. E per questo non dovremmo mangiare nulla? Anche questa sarebbe violenza, ma su noi stessi come specie e come individui.

Perciò, la non-violenza "assoluta" è impossibile, tantomeno a tavola. Anzi, è incompatibile con la Vita. La pecora si nutre d'erba, il lupo si nutre della pecora. Anche per l'uomo più attento, camminare vuol dire uccidere formiche e insetti, perfino respirare e mangiare vuol dire distruggere col sistema difensivo (fagociti, cellule "natural killer" ecc) virus e batteri.

Ma allora che differenza c'è tra l'onnivoro, che non si pone nessun problema e divora di tutto, e il vegetariano? C'è una grande differenza: una diversità di misura. Il vegetariano cerca non di eliminare – che sarebbe impossibile – ma almeno di ridurre al minimo la violenza del cibo, evitando con intelligenza sia di fare violenza a se stesso, perché anch'esso è un animale, sia di uccidere i fratelli animali (come invece fanno gli uomini onnivori). Il vegetariano ("lacto-ovo-vegetariano", dicono i biologi) usa tutti i vegetali utili, indispensabili alla propria vita, integrandoli con i "frutti" che gli animali rilasciano da vivi, che l'Evoluzione, la Tradizione e la Scienza giudicano necessari all’Uomo. Inoltre, si adopera per ridurre le sofferenze degli allevamenti.

E la ricerca scientifica, la prevenzione, la scienza della nutrizione, la storia e l'etica gli danno ragione.

E infine il vegetariano di questa specie rara, cioè consapevole e razionale, quindi davvero non-violenta perché salvaguarda anche la dignità e l’intelligenza, sa che non può ridurre il problema immenso della violenza alla sola alimentazione, e che il cibo non è tutta la vita, e che una tavola anche perfettamente non-violenta non vuol dire che quella persona lo sia, che non basta un cibo tendenzialmente o anche perfettamente vegetariano a debellare la violenza e la morte dalla vita umana e dalla Natura. La Natura stessa è intrisa di morte e violenza, che sono, anzi, funzionali, necessarie, al suo continuo divenire.

Il vegetariano saggio e razionale sa, perciò, che la non-violenza la deve costruire giorno per giorno nella propria vita, in famiglia, nel luogo di lavoro, nella società, anche a prezzo di grandi sacrifici e di lotte, perché le falsità siano sconfitte dalle verità (lotte che però per coerenza devono essere non-violente); e sa che le sue lotte non-violente sono intraprese  quasi sempre tra violenti, quindi sono prolungate e spesso inefficaci.

Sa anche che l’alimentazione è solo una piccolissima cosa nella biografia di una persona, e che nel bilancio etico contano molto di più i rapporti con gli altri singoli esseri umani  (parenti, amici, colleghi, sconosciuti) e con la società e l’ambiente (ecologia, tutela di piante e animali, leggi, economia, finanza, politica, sindacati, consuetudini, religioni, credenze, dialettica sociale, concorrenza, rapporti tra Stati, conflitti armati ecc.).

Perciò, se inserita in una personalità che lotta per il prevalere dell’onestà e del bene comune, dell’intelligenza, della verità e dell’altruismo, la costante preoccupazione per il risparmio delle vite biologiche ha un senso, e la non violenza anche a tavola ha un alto valore morale, etico, psicologico, sociale e scientifico.

Altrimenti, quella vegetariana è una dieta come tante altre.

AGGIORNATO IL 7 MAGGIO 2015

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10 Commenti:

Anonymous dr. Augin ha detto...

Bellissimo. E anche coraggioso e anticonformista in certi punti. Un bel Manifesto programmatico che penso sia fondamentale. Chiarisce alcuni punti mai chiariti dai carnivori e anche dai vegan. L'ho messo in memoria.

25 novembre 2009 alle ore 17:40  
Anonymous dragoncello ha detto...

Sì, vaglielo a dire a quei fanatici ultrà della Campagna Anti-Latte. E' chiaro che la cosa è di origine macrobiotica... Lo dicevano già negli anni 70. Solo che allora nessuno gli dava ascolto. Ora invece perfino qualche medico ci crede. Ma sbagliano: sono d'accordo con te. Sui diritti civili, forse, l'uomo antico poteva sbagliare, ma nell'alimentazione, no!

2 dicembre 2009 alle ore 00:45  
Blogger Unknown ha detto...

Gentile Nico, questa è una obiezione che si sente spesso in Rete. Mi sapresti indicare quali sono le altre specie che proseguono a consumare latte anche dopo lo svezzamento? Così almeno certe discussioni possono chiudersi subito con un bel link a Wikipedia. Grazie! Max

21 maggio 2010 alle ore 15:29  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Max, sono esasperato (non certo con te...:-) da questa assurda domanda che gli stolti ripetono sempre, come dici tu, su internet. Ne ho già parlato in entrambi i blog: devi leggere gli articoli e i colonnini di prima pagina! Non dobbiamo cercare "altre specie animali che bevano latte da adulti", come obiettano gli scemi. E' proprio sbagliata, anzi offensive per la specie Uomo, questa obiezione. Il cibo per l’Uomo è antropologico, storico. Noi abbiamo cercato e selezionato, cioè creato, i nostri cibi con la stessa intelligenza che ci ha fatto creare il Colosseo e la Gioconda, la scienza e l'architettura. I topi o i serpenti, invece, sono ancora quelli di milioni di anni fa: non hanno creato nulla, né Storia, né cultura, tantomeno il cibo. E comunque anche loro modificano la dieta per necessità. Ad ogni modo è offensivo paragonarsi a loro, a meno che chi parla così non si senta un bruto e non consideri minimamente la Cultura e l Storia. Leggiti sul colonnino di questo blog la nota programmatica “Natura ed Etica”, e le risposte alle 80 leggende (voce latte). C'è qualcosa di malato, di morboso, di fanatico, di religioso e ottuso, credimi, in questo tipo di obiezioni che fanno i macrobiotici o animisti o spiritualisti che siano. Comunque, poiché sono stupidi, non hanno mai tenuto conto che, per esempio, gatti e topi adulti sono ghiottissimi di latte vaccino: basta mettergli il piattino.
Scrivi la parola lattasi sulla finestrina del motore di ricerca in alto a sn e leggiti l'articolo sulla trasmissione genica dell'enzima lattasi che mostra come la Natura ha accettato questa scelta o necessità dell'Uomo.

22 maggio 2010 alle ore 16:20  
Blogger Unknown ha detto...

Grazie per l'articolata risposta, soprattutto considerato che l'argomento l'hai affrontato più volte e... che ti ha esasperato. Ho letto le cose che mi hai indicato, come sempre molto interessanti. Solitamente studio meglio un sito o un blog prima di scrivere all'autore... in questo caso ho approfittato della tua disponibilità per entrare subito in comunicazione, senza fare i necessari approfondimenti.

Capisco che la questione è mal posta: non si può parlare di cibo "naturalmente" giusto per l'uomo in quanto antropologicamente tutti o quasi i cibi che abbiamo ora sono risultato di una ricerca e di una selezione (anche e soprattutto le banane, a quanto ho sentito).

Per ora ti ringrazio!

23 maggio 2010 alle ore 22:00  
Anonymous Omar Minniti ha detto...

Condivido l'impostazione del tuo tuo blog e il messaggio che lanci: concreto, razionale, realista, praticabile. Bene così! Viva i vegetariani non tristi!

28 luglio 2010 alle ore 22:22  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Omar, grazie a te. E viva i vegetariani... intelligenti!

21 agosto 2010 alle ore 21:58  
Anonymous Anonimo ha detto...

L’Uomo è l’unico animale che beve il latte (e mangia le uova) delle altre specie”. Perciò non è "naturale" nutrirsene.
Non è vero. Ma se anche fosse?
L’Uomo è anche l’unico animale che ha creato il Colosseo, le Piramidi, l’astronomia, il diritto, l’ingegneria, la letteratura, la scienza, l’agricoltura. Tutto ha creato, inventato e modificato l’Uomo. E questo, appunto, si chiama Civiltà e Cultura....

Di cose strambe ce ne sono una montagna ma questo inizio è pure un pò ridicolo.
L'uomo è anche l'unico animale che fuma, beve alcol o si droga, per dirne qualcuna. Sono forse anche questi simboli di civiltà e cultura nonchè motivo per cui ha fatto le Piramidi e la Gioconda?

Non si può ignorare biologia e l'anatomia che dicono in modo inequivocabile che l'uomo è un essere fruttariano.
Poi che tolleri per lunghi periodi l'ingestione di carne, latte uova, verdure, cereali, ecc, non significa che siano alimenti ottimali.
La secrezione di giandola mammaria lasciamola per i neonati della propria specie.
Saverio M.

28 dicembre 2010 alle ore 22:47  
Blogger Nico Valerio ha detto...

LA STUPIDITA' E' MOLTO PEGGIO DELLA CARNE. Ricevo decine di commenti anonimi come questo qui sopra, tutti uguali, quando oso scrivere di latte. Il nuovo “diavolo”. E’ spam, vietato in questo blog e dall’educazione. Anche perché questo non è il Parlamento, e ognuno puà farsi il suo sito.
Ma no, perché loro, proprio come i Cattolici, devono provocare, rompere le scatole come i Missionari, devono cercare di convertire... Eppure questo non lo cancello perché almeno ha un inizio originale. Poco intelligente ma originale: parte da una mia frase. Comunque è chiaro che c’è una campagna ottusa, come prova la medesima argomentazione, molto stupida e infantile, che non passerebbe l’esame di diploma di scuola media. Stupida, perché l'Uomo non è un animale come gli altri. Ed è offensivo dirlo. Ha creato la Civiltà, che nessun animale ha creato, e dunque ha creato il proprio cibo provando e riprovando quello che trovava nella Natura. Tanto è vero che nessun “cibo” è privo di veleni. Anzi, il latte è proprio uno dei meno velenosi. Il cibo dell'Uomo, dunque, non è il cibo degli animali. Ma chi ha inventato e ancora propaganda nel 2010 questa tesi da suorine al Catechismo (questo il livello intellettuale) è talmente testardo, ignorante e dunque religioso (Odifreddi, cit.), che mostra di essere davvero un animale... Naturalmente lo difenderei, perché proteggo gli animali: sono stato il promotore del I Referendum Anticaccia.
Il guaio è che chi dice queste sciocchezze, guarda caso sempre nascosto dall’anonimato o dietro nomi di fantasia (mentre io sto qui con nome e cognome e 10 blog che dicono tutto), non è un animale, ma solo un uomo ignorante e poco intelligente, che non ha appreso nulla dalla Storia, e che ha mandato a memoria qualche opuscolo di serie C. Che è molto peggio. E i cretini io non li difendo, anzi sono il mio nemico n.1. Infatti, una persona di cultura e intelligenza, sa bene che anche il fumo e l'alcol, certo, sono civiltà e cultura antropologica, eccome...
Ecco, proprio per mettere in un angolo i tanti stupidi che stanno danneggiando il Vegetarismo che ho aperto questo blog. Certi vegetariani fanatici sono molto peggio della carne…

28 dicembre 2010 alle ore 23:35  
Blogger Vivere Verde ha detto...

Mi piace moltissimo, molto interessante e con un grande senso logico

6 maggio 2015 alle ore 20:43  

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