LACTO-OVO VEGETARIAN

La vera dieta vegetariana
normale, completa,
sana, naturale,
preventiva,
senza carenze,
senza ipocrisie,
senza fanatismo,
secondo la Tradizione
e la Scienza più moderna

13 giugno 2008

Minestrone sodo, piatto di legumi o purea, in una pagnottella integrale.

"E’ del poeta il fin la maraviglia", teorizzava G.B.Marino, insopportabile verseggiatore del Seicento. Ma sembra anche il fine del cuoco, dai tempi più antichi. "E chi sono io, una casalinga? Tsè, gli faccio vedere io, gli faccio…", deve aver detto il cuoco del burino arricchito Trimalcione (Satyricon di Petronio, unico romanzo dell’antica Roma, segno che di romanzi si può, si deve, fare a meno), mentre riempiva di incolpevoli uccelli con tutte le piume il ventre della povera scrofa, a sorpresa, e perciò da quel momento giustamente detta "troia", dall’omonimo cavallo riempito di soldati.

Ebbene, ora anche le casalinghe, e vegetariane per giunta, si mettono a imitare in sosprese i sorprendenti cuochi per ricchi carnivori. Eh, non ci sono più le casalinghe semplici d’una volta! Oggi, per non assomigliare alla nonna della favola davanti al focolare, le fanciulle dai 16 ai 50 sono tutte alternative e anticonformiste, salvo poi ricordarsi nella terza età di recuperare "nostalgicamente" le buone cose d’un tempo. Quale tempo? Non certo il loro. Semmai quello altrui. Una nostalgia tutta intellettuale e snob, per interposta persona.
E che cosa non s’inventano, col pretesto dell’originalità, pur di non usare e quindi lavare i piatti! La vegetariana Vanessa, credo di New York, ci offre l’idea di questa minestra densa di ceci e scarola in crosta. E’ invitante già solo come idea. Per crosta si intende un robusto panino rustico, meglio se integrale, svuotato della sua mollica, come si vede chiaramente nella foto.

Ma in Italia, patria delle minestre, perfino i filosofi sanno che una zuppa – come la chiama la Vanessa – non si può versare dentro un panino com’è raffigurato nella foto, a meno che non ci sia sotto una profonda scodella a raccogliere il liquido che sicuramente trasuderà. Per carità, anche questa variante nella presentazione non è pessima, ma si perde qualcosa in sorpresa.

Vi consiglio, perciò, innanzitutto di guardare bene la due fotografie, di "leggerle" alla Sherlock Holmes, e poi di modificare semmai la ricetta o di interpretarla come un minestrone sodo o un minestra densa alla Toscana, ovvero una zuppa pochissimo liquida ("il cucchiaio vi deve rimanere ritto" dice l'adagio contadino), se non volete incidenti alluvionali a tavola, e far naufragare nel ridicolo una serata che doveva essere romantica, perdendo così la vostra fresca "conquista" che stavate ingenuamente cercando di prendere per gola o senso estetico. Il sistema della pagnottella integrale svuotata va benissimo anche per contenere purea o qualsiasi piatto di legumi.

Le dosi e i componenti li riaggiustate voi a piacere. Quella di Vanessa è solo un’idea, uno spartito su cui potete improvvisare con genialità. La pagnottella robusta e di rustica fattura (a trovarla!) fate prima a farvela in casa con la farina integrale, tipo Alce Nero. Mi raccomando, non sostituite la scarola o l’indivia, che hanno gusto leggero adatto a sposarsi con i dolci ceci (pochissimo sale, per favore, se no si uccide il loro gusto unico), con le verdure acidule come bieta e spinaci. Non usate i dadi per brodo, sia pure veg, perché sono tutto sale. Complimenti a Vanessa per il rosmarino, un’erba molto italiana che sui ceci ci sta bene. Ma che i ceci non siano in scatola, sia pure "bio", come concede la pigra cuoca. Perché perdono più vitamine B. L’aglio non va mai affettato, come dice la cuoca, perché l’allicina agirebbe solo lungo la sezione tagliata, e così si è portati ad ingoiare le fettine intatte, inutili e indigeste. Va spremuto nell’olio (il suo principio attivo è volatile) con l’apposito spremi-aglio: così è molto più efficace, potente e perciò se ne può usare la metà. Olio extra di oliva sulla pagnottella già riempita.

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E un augurio un po’ triste e romantico a questa misteriosa Vanessa, che ha interrotto il suo blog ("Vannesscipes", sintesi tra Vanessa e recipes, ricette) nel gennaio di quest’anno e ora lo ha cancellato. Ma internet è davvero un villaggio globale e abbiamo trovato il suo album di foto su
Filckr. Dove ci sono sì alcuni suoi piatti vegetariani, ma soprattutto si vede lei incinta. Tutto spiegato? La seconda foto è tratta dal Corriere della Sera online.

AGGIORNATO L'11 GENNAIO 2016

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4 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

sembra molto buona...posso chiederti un consiglio su come fare il pane integrale in casa (senza usare le macchine per il pane casalinghe che costringono ad una lievitazione troppo veloce)?L.S.S.

19 settembre 2008 alle ore 08:55  
Blogger Sywen ha detto...

Stupendo, non avevo mai pensato di servirlo nella pagnottella :D Sicuramente conosci già la ricetta dei ceci al rosmarino? O no? La vuoi? :D (dopo la cottura li frulli bene bene bene. A parte fai saltare un'aglio in padella con un po' d'olio exv e qualche cucchiaio di passata di pomodoro (ovviamente casalinga se ce l'hai :D ) E un cucchiao abbondante (anche due se siete in 4 persone) di rosmarino fresco (ho provato con quello secco, lascia perdere) tritato fino fino fino fino, fai andare tutto 10 minuti e servi con cubetti di pane raffermo.... guarda, se già non conosci questa ricetta provala, ti stupirà piacevolmente... è deliziosa... :-)

28 settembre 2008 alle ore 10:50  
Blogger Nico Valerio ha detto...

PANE IN CASA. Troppo lungo per un commento: vuole un articolo. Lo farà sul blog Alimentazione Naturale. Per ora è uscito l'articolo sulla pasta madre.

4 ottobre 2008 alle ore 01:57  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Sywen, sì ma fallo....eehm... poco liquido, se no non c'è pagnottella che tenga...:-)) Io ho tolto il liquido in eccesso, insomma ho sommariamente scolato prima di...
La pagnottella va posta in una scodella, perché dopo il liquido trasuderà.
I ceci al rosmarino sono una mia specialità [dannaz... perché me li ricordi, sono pazzo per i ceci, e non li mangio da 2 mesi...sob, perché il mio fornitore di ceci "teneri" ha chiuso bottega...:-( E nessun altro mi dà garanzie di tenerezza. Tutti dicono che non li hanno provati e non lo sanno]

4 ottobre 2008 alle ore 02:05  

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