LACTO-OVO VEGETARIAN

La vera dieta vegetariana
normale, completa,
sana, naturale,
preventiva,
senza carenze,
senza ipocrisie,
senza fanatismo,
secondo la Tradizione
e la Scienza più moderna

11 ottobre 2008

Passo dopo passo, cominciamo a pensare a un bambino vegetariano.

Non è vero, come dicono i soliti nutrizionisti da tv, che "i bambini hanno bisogno della carne". Dove sta scritto? Quale ricerca scientifica lo proverebbe? E soprattutto, sul piano nutrizionale, quale sarebbe la misteriosa sostanza indispensabile esistente solo nella carne? Non lo dicono mai, ovviamente, perché non esiste. Il ferro, non-eme (quello dei vegetali), ma anche quello nella forma più assimilabile eme (dei cibi animali), e la vitamina B12 sono presenti anche in altri alimenti, perfettamente compatibili con una dieta lacto-ovo-vegetariana razionale e controllata. A proposito, la dieta deve essere anche sufficiente, il controllo, cioè deve riguardare anche le quantità. Spesso i bambini degli onnivori mangiano molto, troppo; mentre i bambini dei vegetariani mangiano poco, troppo poco degli alimenti importanti dotati di nutrienti fondamentali.
      Non è vero, come sostengono purtroppo moltissimi vegan e anche alcuni vegetariani sottoculturali o troppo ideologizzati che si bevono i fanatismi di certi siti di internet e manuali alternativi, che la vitamina B12 sia inutile o comunque un "non problema". Al contrario è importantissima. Perché numerosi sono i fattori che la distruggono o non la fanno assorbire nel nostro corpo (tanto che anche molti onnivori ne sono carenti).
      La preziosa vitamina B12 in un'alimentazione per i bambini vegetariani è presente in piccole quantità (ma d'altra parte ne serve pochissima) in uova, latte, yogurt, ricotta, formaggi, alimenti fondamentali per il bambino, specialmente se piccolo e se è vegetariano. D’altra parte, nessun'altra categoria di cibo la contiene: né le alghe (hanno un analogo inefficace), né il germe di grano, né il lievito secco, né il tempeh (soia fermentata ad opera di un fungo), almeno quando è prodotto secondo le norme igieniche occidentali. Questo, perché bisogna sapere che la B12 è spesso presente casualmente anche "sui" vegetali sporchi, cioè inquinati da batteri, che appunto la producono per fermentazione di sostanze varie. Ma non date retta ai soliti siti o opuscoli alternativi: per i bambini piccoli non si possono rischiare diarree e infezioni intestinali batteriche, che in casi estremi potrebbero essere perfino mortali. Perciò è bene lavare benissimo, almeno 3 volte, stropicciando con cura sotto l'acqua corrente, ortaggi e frutti. Anche a costo di perdere eventuali improbabili tracce di B12 da sporcizia.
      Sulla preziosa vitamina B12, indispensabile soprattutto ai bambini, si veda la lunga e dettagliata monografia per i vegetariani.
      Le fonti alimentari più ricche o più significative per diffusione dell'alimento sono pubblicate nella tabella del medesimo articolo monografico.
      Qui di seguito la tabella per fasce di età con i nuovi valori aggiornati dalla Società italiana di Nutrizione Umana, che distingue tra fabbisogno medio e assunzione raccomandata, quest'ultima intesa in senso prudenziale e cautelativo (visti i numerosi fattori antivitaminici, dalle malattie ai farmaci assunti) della vitamina B12. Il fabbisogno è un valore minimale, di base, teorico, sufficiente solo a una parte (la metà) della popolazione sana, mentre i valori raccomandati sono più larghi e sono pensati per essere sufficienti all’intera popolazione sana, ma che può avere i problemi più diversi, magari momentanei.
B12, Fabbisogno e Raccomandazione (SINU 2014)Latticini e uova, per valore biologico delle loro proteine, cioè per assimilazione (quelle dell'uovo sono il punto di riferimento, il massimo: pari per convenzione a 100), che sono ancora più assimilabili di quelle della carne, sono per i bambini piccoli cibi nettamente migliori della carne. Carne che del resto non offre nessuna delle migliaia di sostanze farmacologiche e antiossidanti utili che hanno i vegetali, e neanche uova e latticini (p.es. la colina e la luteina dell'uovo, o le sostanze immunologiche e i grassi protettivi del latte), sostanze che aiuteranno il bambino, una volta cresciuto, a prevenire le grandi e piccole malattie del benessere (diabete, cuore e circolazione, tumori, obesità ecc) semplicemente perché gli animali non le sintetizzano per difendersi dai predatori o per svilupparsi, come fanno le piante.
      La carne, poi, di solito si mangia cotta. E lì casca l’asino del finto esperto (ben retribuito, purtroppo). Perché la cottura la rende altamente cancerogena: ammine eterocicliche, aldeide malonica, quinoline, benzoapirene, sostanze tossiche, irritanti o altamente mutageniche e cancerogene. Esiste un tipo di cancro elettivo della carne: il tumore del colon-retto. La carne, perciò, non è indicata per nessuno, tantomeno per gli organismi giovani e meno ricchi di difese, come i bambini.
      Ma allora, perché quei mistificatori "esperti del nulla" si comportano così? Per due possibili motivi. Innanzitutto per convincimenti personali, fissazioni. E il secondo motivo? Be’, si è scoperto che qualche "esperto" è anche consulente segreto di grandi società alimentari, il che spiega tutto. Altro che scienza!
      Sono centinaia gli studi che dimostrano come l’alimentazione vegetariana equilibrata rende i bambini sani e tonici, senza carenze, e per di più riduce il rischio di future malattie. La carne non ha nulla in più, per esempio, rispetto alle uova o ai latticini. Anzi, le sue proteine sono un po’ meno complete e quindi un po’ meno pregiate degli altri due gruppi di alimenti. Senza contare che possono essere eguagliate anche dal consumo in un medesimo pasto – anche in piatti separati – di cereali e legumi (pasta integrale e ceci, riso e lenticchie, pizza rustica con fagioli rossi, polenta con piselli, o anche accompagnando un qualunque legume col pane).
      In quanto alla vitamina B12 nei piccoli lattanti e nei primi mesi di svezzamento, sia chiaro che la sua presenza  iniziale è strettamente dipendente dall’alimentazione – ricca o meno di B12 – della madre che fornisce il latte. Numerosi sono i casi di carenze gravi nello sviluppo, con danni neurologici anche irreversibili, in bambini allattati con latte materno assolutamente deficitario di B12. Quindi il problema si sposta alla madre e alla sua alimentazione in gravidanza e tanto più in allattamento. La cronaca fornisce casi frequenti di madri vegetariane, vegan o perfino onnivore, che o per ignoranza, trasandatezza, rigore ideologico, o anche per un deficit genetico che provoca malassorbimento di vitamina B12, hanno bambini che nel delicato periodo dello svezzamento, nel passaggio dal latte materno (già carente di B12) al cibo normale, spesso insufficiente o sbagliato per scarse conoscenze nutrizionali e dietetiche dei genitori, manifestano sintomi gravi di carenza di B12 e sono ricoverati d'urgenza al Pronto Soccorso e posti sotto stretta osservazione
      Insomma, di vitamina B12, è vero che ne serve pochissima, ma ci deve essere, specialmente nel latte della madre e nel primo periodo successivo all'allattamento (svezzamento e primi anni dell'infanzia). Poi sarà opportuno farne buona scorta in anni di corretta nutrizione, perché la vitamina B12 si accumula nel fegato come scorta pronta ad ogni evenienza, e in alcuni casi se non viene distrutta da antibiotici, farmaci, alcol e malattie, può durare in riserva per alcuni anni, fino a 10 anni, secondo il Krause & Mahan, famoso testo americano di medicina universitaria.
      Il ferro, poi, è addirittura più abbondante nei legumi, in alcune verdure e in vari semi oleosi. Però, l’abbondanza di ferro nel menù tipico dei vegetariani, molto più variegato e completo di quello dei carnivori, è tale da compensare la minore assimilabilità (1-5 per cento) del ferro non-eme dei vegetali rispetto a quello eme dei cibi animali che si assimila per il 20 per cento. Latticini e uova hanno ferro eme, ma scarso e meno assimilabile.
      Un’alimentazione vegetariana evita poi il rischio del sovrappeso e dell’obesità. Oggi il 37 per cento dei bambini italiani (Sanità 2005) è in sovrappeso e rischia seriamente il diabete. Perciò un regime senza carne sarebbe anche una salutare dieta preventiva e curativa. I bambini vegetariani, infatti, sono più magri, senza per questo essere denutriti. Le mamme devono capire che i loro figli non possono, non debbono, assomigliare ai mostruosi "bimbi da ingrasso" delle foto usate in pubblicità. Il grasso in eccesso da piccoli può significare diabete alimentare, sedentarismo forzato, problemi alle articolazioni, e da adulti ipercolesterolemia e obesità irreversibile, e poi maggior rischio di malattie cardiache e tumori.
      E oggi la carne è accompagnata nella dieta quotidiana da altro junk food o "cibo spazzatura": merendine, cioccolatini, caramelle, gelati, patatine fritte (le patate vanno bene, ma non l’olio fritto e l’eccesso di sale), corn flakes, colazioni pronte in scatola, biscotti estrusi, salatini, creme, formaggini spalmabili, conserve e marmellate, e molto altro.
      Perciò, sia chiaro, non basta eliminare la carne, che talvolta è l’ultimo dei mali, ma mamme e maestre devono educare i bambini a eliminare il cibo a rischio e a tornare all’alimentazione più sana e naturale. Per questo le collettività (scuole, gruppi di vacanza, famiglie) devono sfruttare il senso di imitazione e concorrenza che esiste tra i bambini, per impostare una dieta salutare fatta di molta verdura e frutta, cereali integrali e legumi. Le piccole porzioni di cibo animale sono rappresentate soprattutto da uova e latticini.
      E crescere un bambino vegetariano, sempre in modo prudente e con un occhio alla completezza della dieta, vuole anche dire abituare il bambino alla diversità e al pluralismo, aiuta un poco a non creare adulti conformisti. Porrà anche qualche problema sociale.
      I bambini vegetariani mangeranno pietanze proteiche a base di legumi, uova e latticini in casa, ma che accadrà alla mensa dell’asilo o della scuola? Entrare nell’ordine di idee di saper difendere questa scelta, senza fanatismo, dialogando con le altre mamme contrarie, ma con razionale determinazione e un po’ di documentazione, nei consigli dei genitori. Tener presente che non tutte le mamme sono critiche verso la pubblicità o verso il conformismo (“ma lo fanno tutti!”).
      Vi chiederete con sgomento: ma perché c’è questo effetto-copia carnivoro anche nelle mense scolastiche e nelle famiglie? E così da sempre: l’uomo tende ad essere conformista. In mancanza di informazioni precise. Ma non è “colpa” della pubblicità: è colpa della gente. Chi dice che è colpa dei cattivi pubblicitari e della tv dà per scontato che cittadini e telespettatori non possano fare lobby, inviando lettere, email, sms, telefonate, lettere di dissenso, e sopratutto creando gruppi di pressione. Del resto le scelte vere della democrazia liberale avvengono tra i cittadini, dal basso, non dall’alto. Siamo sempre noi i colpevoli, perché la democrazia liberale vuole gente matura. Se la gente non seguisse quelle pubblicità, se le mamme educassero i bambini a giocare, fare sport, disegnare e leggere, oltre che usare intelligentemente il computer, anziché a guardare la televisione nel pomeriggio; e se alle 10 di sera, come richiede il loro ritmo circadiano e l’impegno scolastico del giorno dopo, i bambini fossero già a letto da un pezzo, diciamo dalle 9, anziché far tardi con i grandi come si fa nelle maleducatissime famiglie nell’Italia del Sud, in Grecia, in Spagna, nei Paesi arabi, ma ormai purtroppo anche in gran parte delle città del Nord Italia, credete voi che i pubblicitari insisterebbero con una pubblicità infantile che non ha pubblico, che viene rifiutata negli share?
      Quindi, la colpa dell’effetto-copia sui bambini dell’alimentazione pubblicitaria è solo nostra. Produttori e pubblicitari fanno il loro legittimo mestiere (anche se basterebbe una leggina a fargli cambiare etichette - magari con l'obbligo di specificare il tipo di grassi vegetali - composizione dei prodotti e tipo di messaggio. P.es. dovrebbe essere reato penale rivolgersi direttamente ai bambini o mostrare minori nella reclame). No, la colpa vera, e colpa grave, è degli educatori (scuola) e ancor più del colpevole permissivismo dei genitori e dei nonni. Alcuni dei quali, sconsiderati, portano addirittura figli e nipoti al supermercato. Naturale, poi, che prevalga l’effetto copia tra i compagni di scuola o di giochi.
      Vediamo, perciò, quali sono i primi passi da intraprendere, gradino dopo gradino, per allevare bene dei piccoli vegetariani.
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1. Dare ai bambini una dieta molto varia, con molti tipi di cereali, verdure, ortaggi, semi e frutta.
2. Una dieta ordinata in pasti precisi e abituali. No al mangiucchiare in continuazione fuori dei 5 pasti (colazione, spuntino, pranzo, merenda, cena).
3. Non date merendine, patatine, snacks, pop corn, fuori pasto di ogni genere, tranne lo spuntino delle 10,30 (frutta e-o yogurt) e merenda delle 16-17 (idem, o in caso di fame preparate o acquistate buone torte rustiche farcite di verdure o ricotta, fagottini, panini integrali).
4. Non abituate i bambini all'eccesso di sapore dolce. No alle bibite industriali, ricchissime di zucchero aggiunto o naturale concentrato (aranciate, limonate, Coca Cola, succhi "naturali" di frutta), ma neanche a , caffè, vino. Per bere c'è l'acqua, al massimo addizionata con spremuta di frutta fatta all'istante, non zuccherata, o al massimo - se il banbino non è intollerante - latte.
5. La colazione del mattino è il pasto principale per il bambino vegetariano, e anche per la mamma vegetariana. Assicurate, a seconda dell'età, un’abbondante porzione di fiocchi di avena, pane integrale con miele, frutta mista, latticini, qualche noce o mandorla (v. l'apposito articolo).

6. Tutto cibo fresco, più crudo possibile (solo se digeribile, naturalmente), meno conserve e marmellate possibile.
7. Servite spesso i cibi preferiti dal bambino, ma abbiate la furbizia di presentare ai più piccoli giorno per giorno nello stesso piatto anche qualche cibo nuovo per il bambino.
8. Legumi a volontà, utili per proteine e fibre, cominciano le prime volte da quelli più dolci, come i ceci e i piselli, o i più colorati, come i fagioli rossi piccoli. Ai più piccoli i legumi vanno dati passati. Nello stesso pasto ci devono essere fonti di calcio (a partire dall'acqua da bere) e sali assimilabili. Nella dieta i legumi non dovrebbero essere l'unica fonte di proteine, ma dovrebbero esserci anche uova e latticini.
9. Preparate ricette saporite, come la zuppa di lenticchie o di minestrone, ricorrendo anche a erbe aromatiche e giusti accostamenti, anziché salare in eccesso. Non abituate al gusto del troppo salato.

10. Dategli solo cereali integrali (avena, pane, pasta, riso, mais, saraceno, orzo ecc), ricche di sostanze antiossidanti e fibre indispensabili alla digestione e alla prevenzione del sovrappeso e delle malattie.
11. Se il bambino non soffre di allergie e intolleranze dategli pure il latte di mucca, altrimenti quello di soia. (Quest'ultimo non può sostituire nei lattanti il latte materno).
12. Latticini, ricotta e formaggi leggeri, insieme al latte, gli daranno il calcio assimilabile, evitando il minore assorbimento causato dalle fibre.
13. Verdure a foglia verde e ortaggi dai colori vivaci sempre in tavola, crudi e cotti, come insalate di ogni tipo, broccoli, spinaci, carote, zucca gialla. Ma le verdure verdi al naturale non piacciono ai bambini: nascondetele in torte ripiene, fagottini, sformati o frittate.
14. Inutile aggiungere i semi di sesamo (grassi protettivi, calcio e altri minerali) alle insalate. Troppo piccoli per essere masticabili: sarebbero eliminati intatti con le feci. Li potete macinare all'istante (non si conservano) o sostituirli con torroncini.
15. Le uova sono l’ideale per sostituire la carne, insieme ai latticini e ai legumi
16. Tenersi al corrente, informarsi, collegarsi alle altri mamme vegetariane, specialmente per i menù delle mense scolastiche, tenere sempre sott'occhio la
Piramide alimentare naturale, andare spesso sui rari siti vegetariani e alimentari seri (a cominciare da Alimentazione Naturale), chiedere consigli (vi risponderò prima possibile nei commenti se la risposta è breve, o con articoli se vuole un discorso più ampio e generale). Come si fa a vedere a colpo d’occhio che un sito internet non è serio ma propagandistico e fanatico? Be’, c’è un test infallibile: se esclude anche uova e latticini, se mette la soia dappertutto, se consiglia spesso cibi esotici come tofu, seitan, quinoa e alghe, c'è il rischio che non sia affidabile.

AGGIORNATO IL 3 LUGLIO 2016

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19 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Grazie Nico,
questo articolo mi ha dato una grande sicurezza.
Sono vegetariana (compresi latte e uova) e sono al quinto mese di gravidanza. Mi stavo proprio chiedendo se potevo proporre il mio stesso stile alimentare anche a un bimbo piccolo e in crescita.

Ci sono degli accorgimenti che devo assumere in gravidanza?
Grazie ancora,
Fr

12 ottobre 2008 alle ore 11:49  
Anonymous Anonimo ha detto...

Bello, l'ho già copiato e messo negli appunti.
ciao
Mary the Red

12 ottobre 2008 alle ore 12:18  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Cara "Fr", sei stata velocissima a leggere e commentare: non avevo neanche finito di correggere l'articolo: ora ho aggiunto qualcosa (ti conviene rileggere...). E, questo è sicuro, lo migliorerò nei giorni prossimi).
Sulla dieta vegetariana in gravidanza servirà un articolo apposito. Tra qualche giorno (ora ho molto da fare col Seminario di aggiornamento, e devo anche fare sport...). Ciao.

12 ottobre 2008 alle ore 12:51  
Anonymous Anonimo ha detto...

Grazie Nico,
aspetto con impazienza l'articolo sulla gravidanza. Non vedo l'ora.
Intanto mi rileggo questo,
grazie ancora
francesca

15 ottobre 2008 alle ore 10:36  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Francesca, hai già letto il capitolo sulla alimentazione naturale in gravidanza del mio (esaurito, ma presente nelle Biblioteche) Manuale di Terapie con gli Alimenti? Lì c'è già molto, nonostante sia di 10 anni fa. Sono 12 pag e mezza.
Il capitolo sulla Crescita del bambino è di 14 pag e mezza. Sarà dura sintetizzare per fare i 2 articoli. Senza contare che andrò a vedere le ultime ricerche scientifiche. Bah, vedremo di farlo a poco a poco.

15 ottobre 2008 alle ore 11:06  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Be' intanto guarda qui. L'anno scorso sul blog Alimentazione Naturale
http://tinyurl.com/3np9z7
una donna vegetariana al 7.o mese mi chiese consiglio sulla sua carenza di ferro.
Comincia a riabituarti ai legumi.
I batteri del colon si devono abituare...:-)

16 ottobre 2008 alle ore 01:06  
Anonymous Anonimo ha detto...

Grazie Nico,
per fortuna la mia "già" abitudine a mangiare i legumi ha mantenuto alti i valori del ferro, sono appena appena sotto la media. Quindi credo non ci sia il minimo problema.
Ho cercato il tuo libro in biblioteca, ma l'unica edizione che ho trovato è una III ristampa dell'87 e c'è solo un capitolo interessante sulle alimentazioni speciali (madre, lattante, adolescente, anziano). Non mi sembra quello a cui ti riferivi tu.
Vabbè, pazienza: attendo il tuo articolo ex-novo, sarà di sicuro più bello!
Grazie mille ancora,
francesca

21 ottobre 2008 alle ore 15:51  
Anonymous Anonimo ha detto...

Oops, il libro che ho trovato è "L'alimentazione naturale" ...per forza che non trovo i capitoli che mi indichi.
Distrazione da gravidanza?
francesca

21 ottobre 2008 alle ore 15:59  
Blogger domitilla ha detto...

ma la vitamina b12 da quai alimenti si può attingere?
c'è un esempio di tabella alimentare settimanale a cui fare riferimento per bambini intorno all'anno?spesso ho dubbi sulle mie combinazioni degli aimenti e sulla varietà

29 ottobre 2008 alle ore 15:40  
Blogger maks ha detto...

certo.lo dicono per fissazione.
non perché l'uomo è diventato onnivoro per necessità.
ben prima della nascita degli allevamenti intensivi.
la carne fornisce più calorie per volume.
fornisce più proteine, tutte quelle considerate nobili.
la vitamina b12.
ora, che si possa anche vivere senza carne, ci può stare.
che la carne sia una fissazione dei medici, è falso come una banconota da 3 euro.
i medici non scrivono blog, quindi usano un principio di prudenza.
benché sia possibile eliminare del tutto la carne, meglio non farlo, perché non tutti i bambini sono sani al 100%.e la carne in moderate quantità non fa male.anzi è esattamente l'opposto.
fanno molto più male le merendine...
o gli antibiotici per il mal di gola, che nessuna mamma riesce a negare al proprio figlioletto dopo 3 ore di febbre a 37.5...
o lo xanax che prendete per dormire...

e basta co sta storia che siamo erbivori.
noi siamo onnivori.come il maiale.
eliminiamo l'azoto in eccesso prodotto dalla carne con l'urina.

casomai gli unici fissati, che vedono le cose solo a senso unico, sono i vegetariani e i vegan.
poer cui tutti gli altri hanno torto o interessi o sono incompetenti.

20 maggio 2009 alle ore 18:09  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Maks, davvero non mi conosce e non mi legge abitualmente (infatti commenta ora un articolo di 7 mesi fa): sono famoso per il mio moderatismo e lo scientismo. Il mio Manuale di Terapie con gli Alimenti e il manuale della Alimentazione Naturale sono stati letti e adottati da parecchi medici intelligenti. Questo blog è nato anche per smentire certe leggende metropolitane o idee faziose dei vegetariani "confessionali" o vegan. Ma anche per smentire i luoghi comuni di certi professionisti della salute che tutti presi a far soldi e a porescrivere farmaci dannosi non hanno tempo per leggere e aggiornarsi, oppure leggono solo alcune riviste, o peggio dicono “idee proprie” anziché i risultati della Scienza. Alcuni medici nutrizionisti sono stati sorpresi a fare i consulenti di grandi ditte alimentariste, o di produttori di carne…
Non è dubbio (fa parte della Storia) che i medici del primo 900 consigliavano in certi casi etti di carne al giorno. E fino a ieri, anzi ad oggi, è spesso il medico non esperto che consiglia la carne a chi non la mangia.
E ancora oggi dietologi, alimentaristi e certi nutrizionisti, fingono di non sapere che carne e pesce si mangiano cotti, e che la scienza sperimentale ha provato che così diventano cancerogeni. E dopotutto le carni sono tutta acqua (il vitellone è al 72-75%), e come qualità biologica (assimilazione) delle proteine sono solo al 3,o posto, non possono certo competere con uova e latticini, che oltretutto hanno anche la B12. E non parliamo di ferro e calcio: ne hanno di più i vegetariani. E non parliamo di malattie, osteoporosi compresa: ne hanno di meno.
Si metta l’animo in pace: essere vegetariani non è un estremismo. La scienza è d’accordo quando il vegetarismo è praticato bene. E questo blog si adopera proprio per educare alla pratica scientifica del vegetarismo, senza carenze. Bisogna però che medici e nutrizionisti studino, si aggiornino, anziché restare tutta la vita con le loro ideuzze personali (pregiudizi) che avevano prima di diventare medici generici o pediatri o dietologi.
E poi il medico, proprio come il carnivoro, non ha proprio la mentalità della prevenzione. Ebbene il vegetarismo è tutta prevenzione (oltre alle ragioni non-violente, s’intende).

20 maggio 2009 alle ore 22:30  
Blogger maks ha detto...

forte.molto forte.
quindi essere vegetariani automaticamente rende anche meno inclini alla corruzione? :DD
o alle prescrizioni facili? :)))
o dalle consulenze di parte???

maddai!!!

la carne cotta non è più cancerogena di una pizza cotta al forno a legna.
ma questo chiaramente non lo diciamo :))

nei prmi del 900 la gente moriva di tisi per denutrizione.A parte i pochi ricchi nobili che morivano di gotta.spesso l'unica salvezza di molte persone (compreso mio padre) era il brodo di pollo, quando la sua famiglia poteva permetterselo...
Non faccia esempi a casaccio :))

Poi vabbè, lasciamo stare i vegetariani che hanno più ferro.. cosa significa?
Ci sono dosi minime che devono essere presenti nel sangue.
Al di sotto delle quali ci si ammala.
Ora cosa vuol dire i vegetariani hanno più ferro?
Nulla.
I vegetariani possono assumere ferro con altri alimenti, ma la CONCENTRAZIONE è generalmente inferiore.
A meno di non mangiare frutta secca tutti i giorni...
Si tratta di concentrazioni mediamente 2-3 volte superiori nella carne ed inoltre il ferro nella carne è assorbito più facilmente.
Ad esempio ingerendo un mg di ferro dalla carne ne assorbo l'80%, dalla verdura, il 5, 10%.
Tutto qua.

il vitellone è un esempio che lei fa appositamente.
sappiamo tutti che la carne giovane contiene più acqua.
infatti i polli che io allevo, li mangio quando hanno 6 mesi, non 40 giorni.
mangio il manzo,. non il vitello.
il maiale ha un anno (minimo) di vita, non 3 mesi.
I prosciutti stagionano 2 anni.

e si scorda totalmente del pesce che fa vivere gli eschimesi SENZA malattie vascolari nonostante VIVANO nutrendosi quasi esclusivamente di carne molto grassa.

certo le uova e i latticini sono ricchi di proteine
come tutti gli alimenti di origine animale
cosa crede di aver dimostrato?

ci sarà un motivo se tutti i mammiferi allattano i propri piccoli e non gli esce la verza dai capezzoli, o no? :))

p.s.: sono cresciuto in ambiente ospedaliero.
ho parecchie remore sui medici come categoria.
ma di certo la maggior parte di loro è dedita allo studio e al rinnovamente, perché ogni minima scoperta, porta onore e prestigio IMMEDIATi.
Mica come la pittura che devi morire per diventare famoso.
Il coporativismo c'entra davvero poco in questi casi.
Esistono medici incompetenti, almeno quanto esistono vegetariani ortodossi.Che (si) rovinano la vita per una cieca convinzione.
Si metta lei l'anima in pace.
In definitiva essere vegetariani è solo un altro modo di intendere il nutrirsi, non è migliore nè peggiore di altre forme di nutrizione sane.
E non risolve i gravi problemi di sostenibilità creati dalle colture/allevamenti intensivi.
Ed è una scelta da paese ricco e un po' snob, oppure da paese molto povero.
E sappia che parla con uno che preferisce i fagioli al filetto...

20 maggio 2009 alle ore 22:54  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Questo articolo sul vegetarismo dei bambini non è il luogo per dibattere caoticamente sul vegetarismo in generale, parlando di tutto e di nulla, insomma cazzeggiando.
Lei sembra avere scoperto il vegetarismo e il mio blog solo ora, è totalmente disinformato sul piano scientifico (non ne capisce una mazza), eppure, anzi proprio per questa sua ignoranza, provoca e ironizza. La cottura delle carni è diversa dalle altre cotture, e non posso farle qui una trattazione solo per lei: si moltiplica l’aldeide malonica preesistente, si formano amine eterocicliche tra cui quinoline e quinoxaline, oltre ad acroleina e benzoapirene. Ma lei non deve amare la chimia. Non conosce neanche le tabelle nutrizionali INRAN. Il vitellone è la carne più consumata, ormai detto manzo: ne sa meno di una casalinga.
La sua disinformazione si capisce dall’asserito “80%” di assimilazione del ferro della carne. In realtà è solo il 20-25%. E quello di legumi e verdure, grazie alle sinergie con gli acidi ascorbico e citrico può arrivare al doppio del 5 e 1-2% rispettivi teorici. Ma il gran numero di fonti alimentari di ferro di un vegetariano fa la differenza. Chi mangia carne, invece, mangia solo carne come fonte ferrica. Al solito, è la dieta sbaglita del carnivoro, più che la carne, il problema.
Perciò non mi presterò oltre alle sue sardoniche provocazioni. Oltretutto qui siamo OT: i bambini c’entrano poco. Si legga tutti gli altri post, anche quelli del blog Alimentazione Naturale. Non posso ripetermi. E studi anziché ironizzare. Intanto cominci da questi, presi a caso tra migliaia. In uno è proprio il ferro eme ad essere colpevole.
.
Amine eterocicliche cancerogene durante cottura di carne e pesce
Heterocyclic amines: Mutagens/carcinogens produced during cooking of meat and fish
Takashi Sugimura, Minako Nagao - Cancer Science 95 (4), 290–299.
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Carne e rischio di tumori (anche per il ferro eme!)
Tasevska N, Sinha R, Kipnis V, Subar AF, Leitzmann MF, Hollenbeck AR, Caporaso NE, Schatzkin A, Cross AJ. - Am J Clin Nutr. 2009 Apr 15.
.
Alimenti che prevengono o causano cancro. Sintesi e meta-analisi
Diet, nutrition and the prevention of cancer
Key T.J.1; Schatzkin A.2; Willett W.C.3; Allen N.E.1; Spencer E.A.1; Travis R.C.1
Public Health Nutrition, Volume 7, Special Issue 1, February 2004, pp. 187-200(14)
.
Ridotto rischio cancro e malattie cardiovascolari in 34 mila Avventisti (vegetariani) California
Associations between diet and cancer, ischemic heart disease, and all-cause mortality in non-Hispanic white California Seventh-day Adventists
Gary E Fraser - American Journal of Clinical Nutrition, Vol. 70, No. 3, 532S-538S, September 1999
La prego di non intasare con altri altri commenti questo articolo.

20 maggio 2009 alle ore 23:41  
Anonymous Antonia ha detto...

Leggevo con molto interesse questo articolo,fino a quando non sono arrivata alla frase:"
...anziché far tardi con i grandi come si fa nelle maleducatissime famiglie nell’Italia del Sud, in Grecia, in Spagna, nei Paesi arabi, ma ormai purtroppo anche in gran parte delle città del Nord Italia, credete voi che i pubblicitari insisterebbero..." e mi sono chiesta: Ma chi è questo maleducato che non è capace di usare espressioni come cattive abitudini o errate abitudini di alcune famiglie?
Io sono una mamma del sud Italia, e mia figlia va a letto alle 20!
Che stanchezza queste false generalizzazioni!

24 luglio 2009 alle ore 22:20  
Anonymous Anonimo ha detto...

good start

13 novembre 2009 alle ore 08:10  
Anonymous Dora ha detto...

Caro Nico
A proposito di alimentazione e bambini...
mio figlio è vegetariano
(a proposito di frasi assurde... tante volte mi sono sentita dire quanto non sia giusto "l'aver scelto per lui", ma va beh, lasciamo stare...)
finora soprattutto grazie ai tuoi consigli diretti ed indiretti non abbiamo mai avuto problemi, anzi!
Il prossimo autunno compirà tre anni ed andrà alla scuola d'infanzia...
Ho preso visione del menù e proprio non me la sento di lasciarlo lì a mangiare... a parte il discorso carne, facilmente eliminabile ritengo,
è tutto il resto che mi preoccupa:
mai l'ombra di un cereale integrale,
legumi praticamente inesistenti,
tanto formaggio in alternativa alla carne immagino per noi poveri vegetariani , dolci e dessert "super raffinati" quasi sempre chiudono il pasto.
Meno male che l'ha redatto un nutrizionista! secondo me è un tripudio di proteine e zuccheri... però una volta a settimana c'è la pasta col pomodoro bio!

per adesso riesco a fare la mamma a tempo pieno e posso permettermi di preparargli quasi sempre il pranzo (non sarà l'Alimentazione naturale perfetta, ma perlomeno ci provo...), ma se dovessi in seguito tornare a lavorare sarebbe certo più complicato

la questione è anche un'altra:qualche conoscente ed anche una maestra
mi dicono velatamente che così lo sottrarrei all'esperienza di consumare i pasti con gli altri bambini...
Uffa! che devo fare?
secondo me la tendenza ad una giusta alimentazione, specialmente durante l'infanzia, è fondamentale!
Scusa Nico se approfitto del tuo blog ma
sono proprio in crisi!
Grazie :-)

9 febbraio 2010 alle ore 16:23  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Dora, purtroppo tocchi il tema dei "nutrizionisti" poco aggiornati che non leggono la letteratura scientifica (ma sei sicura che non si tratti di una dietista?).
Scrivi lettere di protesta, unisciti ad altri genitori, non subire.
La presenza di dolci industriali e cibi raffinati, e la carenza di legumi e cereali integrali, oggi che non mancano alimenti e proteine complete (ma intanto le uova non gliele danno: altra fissazione), è grave. Ma se perfino all'Inran consigliano legumi 3-4 volte a settimana, come se si dovessero limitare per qualche loro grave difetto! Vero che contengono sostanze antinutrizionali (quelle che poi proteggono da diabete, colesterolo e tumori), ma - ecco l'ignoranza o la mancanza di intelligenza - ciò può preoccupare quando sono il cibo prevalente, non se accompagnati da ogni ben di Dio come oggi. E così questi pseudo-esperti creano i bambini più grassi d'Europa! Polli di allevamento che si devono sviluppare rapidamente e secondo chili standard. E le stesse mamme: guai se il loro piccolo non cresce come gli altri... o se non gli danno carne a scuola...
Inoltre, il problema nella società di massa dell'educazione differente dei bambini, anche nell'alimentazione, è "il" problema. Per scarsa volontà, mancanza di tempo, conformismo, timore del controllo sociale di vicini-parenti-colleghi-maestre-medici, o per disinformazione, molti genitori rinunciano. E così le cose continuano ad andare per il loro verso peggiore. In tutti i campi.
Suggerisco di mettersi insieme, tra genitori veg o salutisti, facendo un comitatino che fa pressione. L'unione fa la forza e dà coraggio a chi da solo non ce la fa.
Perché è vero che i bambini non devono sentirsi isolati. Bisogna costruire attorno a loro una micro-società. Era facile farlo nelle antiche famiglie isolate nella campagna, difficilissimo oggi nella civiltà urbana. Però basta cercare: nuovi ambienti, club, perfino nuove scuole...
Te lo dico subito: finirà che dovrai tu insegnare l'abc dell'alimentazione sana alle altre MAMME. Questo lo scoglio più duro.

9 febbraio 2010 alle ore 16:45  
Anonymous Dora ha detto...

non sono sicura se fosse un nutrizionista o un dietista... andrò a verificare...
Per il resto cercherò di resistere! e sopratutto cercare, come suggerivi, altri genitori sensibili alla questione alimentazione.
Grazie!

10 febbraio 2010 alle ore 17:02  
Anonymous Anonimo ha detto...

Sì, tutto facile, tutto bello. Tranne il fatto che: la dieta vegetariana, nella maggior parte dei casi, tende a far ingrassare ed a portare a squilibri nutrizionali, in quanto fornisce quantità eccessive di carboidrati (mentre la carne ne è quasi nulla); in più, vi riferite a noi onnivori come fossimo tutti obesi e possibili malati di cancro... mentre dovreste parlare di coloro che, nella dieta, assumono quantità eccessive di prodotti animali, magari annullando l'apporto di vitamine e fibre contenute nei cibi vegetali... una dieta sregolata presente perlopiù negli Stati Uniti! Qui, in Italia, è ancora molto presente la buona e sana dieta mediterranea, la più adatta all'essere umano: se, infatti, è vero che una quantità eccessiva di carne favorisce l'insorgere di tumori, è altresì vero che la sua eliminazione comporta dei rischi notevoli di carenze e di malnutrizione (contenendo essa proteine nobili ed uno spettro completo di aminoacidi non presente nei vegetali e nelle loro combinazioni), oltre al fatto che tutti gli oncologi consigliano una regolare assunzione di carne del pesce, ottima per la salute umana e per la prevenzione delle malattie che voi, ignorantemente e con arroganza, affibbiate a noi onnivori.

Io, da onnivora sana, magra e con perfette analisi (alla faccia delle fandonie catastrofiste pronunciate dai vegetariani), ribadisco come la dieta vegetariana sia del tutto inadatta ai bambini, alle donne e, soprattutto, alle donne incinte, e ciò perchè gli eccessi, che si tratti di una dieta priva di carne oppure di una povera di vegetali, sono sempre pericolosi.
Forse, quando avrete figli anche voi, capirete che la salute umana vien prima di qualunque altra etica pietista, e che non è proprio possibile fare a meno dello sfruttamento animale (di qualunque tipo), in quanto necessario per il benessere della nostra specie e come condizione naturale di sopravvivenza...
L'essenziale è non esagerare, ed evitare comportamenti evitabili... una cosa ovvia, anche se così non pare. Ma la carne va mangiata. Poca (in modo che il suo impatto nell'ambiente sia il più possibile irrilevante), ma va mangiata.

Buona vita,

B.D.

2 agosto 2011 alle ore 13:01  

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