LACTO-OVO VEGETARIAN

La vera dieta vegetariana
normale, completa,
sana, naturale,
preventiva,
senza carenze,
senza ipocrisie,
senza fanatismo,
secondo la Tradizione
e la Scienza più moderna

30 novembre 2008

Veronesi chiaro e semplice: “Ecco i miei consigli da vegetariano”.

UNO SCIENZIATO CORAGGIOSO, CHIARO E CHE NON SI DA' ARIE: INSOMMA, POCO ITALIANO
Ah, se tutti gli scienziati, o anche solo i medici, i docenti universitari, gli intellettuali, o almeno i giornalisti, fossero così chiari nell’esposizione, lineari nel pensiero e efficaci nella comunicazione com’è Veronesi!  Coraggioso, pieno di iniziativa e di idee originali, franco, chiaro, semplice, che non si dà arie, che non usa paroloni a sproposito, che non inventa neologismi, che non straparla in modo prolisso per non dire nulla. Sembra un anglosassone di oggi, o meglio un italiano antico, ma molto antico, diciamo del tempo degli antichi Romani. Ma oggi come siamo?

Come siamo cambiati, e in peggio! Oggi molti uomini di scienza e di cultura meno sanno, meno originali cioè meno intelligenti sono (e perciò più complessi d’inferiorità si portano dentro…), più sono oscuri nella forma e contorti o cavillosi nel pensiero. E più si danno arie. Guardatevi subito dalle persone che ostentano prosopopea, “dignità”, seriosità eccessiva, che si mettono da soli in evidenza in modo aggressivo e strafottente, senza poi aver fatto o detto o scoperto proprio nulla di originale e di serio: sono spesso dei personaggi televisivi, talvolta anche dei mediocri, e quando non sono mediocri sono dei furbi che profittano del successo popolare, ma restano insicuri di sé. Diffidate di chi parla difficile o in modo oscuro o inutilmente provocatorio: è potenzialmente uno che vuole imbrogliare o nascondere, o distrarre il pubblico facendo spettacolo. Eppure questi personaggi trovano sempre i gonzi, cioè la gente semplice che ci casca: "Ma quello è un pozzo di scienza", dicono. Figuriamoci: è solo uno che recita il ruolo del “sicuro di sé”.

IN ITALIA, PRETI, MEDICI E SCIENZIATI CON LA VESTE NERA DEL CLERICUS 
Di persone così, che quasi sempre si danno un tono altezzoso e modi seriosi e autoritari, pontificano, recitano il ruolo dell’intellettuale della barzelletta, che poi è uno stereotipo popolare, sono pieni giornali, televisioni, Università, partiti, Parlamento. In fondo impersonano l’idea che il ragioniere o la casalinga, cioè l’uomo della strada, hanno del "professore universitario". Una persona che risponde appena al saluto, che disprezza gli altri, che impone soggezione. E' anche questo un lascito della cultura umanistica cattolica, spagnolesca e italiana, col ruolo definito dalla lunga veste nera di clericus, che poi fu per secoli anche la divisa dei medici. I medici di Pinocchio.
Nei Paesi della Riforma protestante, invece, scienziati e intellettuali sono persone semplici e alla mano, spesso divertenti. Sono persone che studiano e che sanno (ma lo devono dimostrare, perché possono essere licenziati in ogni momento), che non si danno tono, e che devono essere così intelligenti da essere capiti da tutti. Che è un’abilità ulteriore rispetto a quella, relativamente facile, di essere capiti dai colleghi.

IL BELLO DELL'INTERVISTA: SEMPLICITA’ E FRANCHEZZA
Il chirurgo oncologo Umberto Veronesi, è tutto il contrario di questo ritratto-stereotipo che ci siamo divertiti a dipingere. Anche per questo, per questa sua semplicità e franchezza anglosassone, oltre al fatto che è vegetariano, ci piace. Ecco la sua intervista al settimanale Gente del 6 giugno scorso. Veronesi ritiene, come noi, che “Le uova, il latte e i suoi derivati o il miele sono utili all’organismo”. Rispetto per l’ideologia estrema dei vegan, ma sensatamente aggiunge: “Non mi sentirei di promuoverla presso tutta la popolazione, come invece penso sia giusto fare con il vegetarianesimo”. Da notare, infine, che l’anziano Veronesi usa ancora il termine che si usava molti decenni fa: vegetarianesimo. Oggi è preferibile vegetarismo.
NICO VALERIO

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Ma ecco finalmente l’intervista: 

Professore, Lei da quanto tempo è vegetariano?

Da sempre, o meglio da quando ho iniziato a scegliere la mia alimentazione. La mia famiglia era di origine contadina e io ho trascorso la mia infanzia in campagna, circondato da vitelli, agnelli, puledri, e tanti animali che consideravo i miei amici. Crescendo, il solo pensiero del loro sacrificio è diventato per me inaccettabile. La mia scelta vegetariana è perciò una scelta etico-filosofica. Ho il massimo rispetto per la vita in tutte le sue forme, specie quando non può far valere le proprie ragioni. Il cibo per me è una forma di celebrazione della vita, un premio dopo la fatica e un momento di gioia autentica, come lo era appunto da bambino. Per questo non mi piace celebrare la vita negando la vita stessa ad altri esseri viventi. Sono contrario ad ogni forma di violenza, anche quella esercitata nei confronti degli animali da allevamento quando vengono torturati: immobilizzati per impedire il movimento, ingozzati di cibo e anche percossi crudelmente (come succede in Giappone) perché la loro carne sia più grassa e bianca al momento del macello. L’uomo è davvero l’animale più crudele.

Perché dobbiamo diventare vegetariani?

Non si tratta di un dovere ma di una libera scelta, ispirata dal rispetto per la vita e dalla solidarietà verso gli esseri viventi. E intendo anche gli uomini, quelli più indigenti, che soffrono la fame. Oggi abbiamo sufficienti dati per confermare che ridurre il consumo di carne nel mondo occidentale può contribuire a ridurre la scarsità di cibo e di acqua nei Paesi più poveri. Perché in realtà i prodotti agricoli sarebbero sufficienti a sfamare tutti se non fossero in gran parte utilizzati per alimentare gli animali da allevamento, perché i terreni destinati al pascolo potrebbero essere coltivati e dare più alimenti, perché per produrre un chilo di carne occorrono 20.000 litri d’acqua.

Ci sono i vantaggi per la salute? E quali? E svantaggi?

Non ci sono dubbi che un’alimentazione povera di carne e ricca di vegetali sia più adatta a mantenerci in salute. Attraverso tutti gli alimenti che ingeriamo, noi immettiamo nel nostro organismo una certa quantità delle sostanze tossiche solubili disperse nell’ambiente. Queste sostanze si accumulano più facilmente nel tessuto adiposo, dove rimangono per molto tempo esponendoci più a lungo ai loro effetti tossici. Frutta e verdura sono alimenti poverissimi di grassi e ricchi di fibre: queste, agevolando il transito del cibo ingerito, riducono il tempo di contatto con la parete intestinale degli eventuali agenti cancerogeni presenti nella dieta quotidiana. Non è così per gli alimenti di origine animale. Quando ingeriamo una quantità eccessiva di calorie sotto forma di proteine, grassi e zuccheri, queste vengono convertite in molecole di trigliceridi e accumulate nel tessuto adiposo come depositi di riserva. È proprio qui, nel grasso corporeo, che più facilmente si accumulano le sostanze dannose presenti nell’ambiente. Ecco perché esiste una correlazione tra diete ricche di grassi saturi (provenienti da fonti animali) e alcuni tumori. Frutta e verdura invece, oltre a contaminarci molto meno degli altri alimenti, sono scrigni di preziose sostanze come vitamine, antiossidanti e inibitori della cancerogenesi (come i flavonoidi gli isoflavoni), che consentono di neutralizzare gli agenti cancerogeni, di "diluirne" la formazione e di ridurre la proliferazione delle cellule malate. Non solo quindi possiamo consumarne in abbondanza, ma dobbiamo anzi farlo quotidianamente per assicurarci un’adeguata protezione.

I vegani che non si nutrono di nulla di origine animale, rappresentano la fascia estrema dei vegetariani, non sono esagerati?

Filosoficamente i vegani vanno oltre la solidarietà e la non violenza di cui abbiamo parlato. Dal punto di vista della salute, penso che le uova, il latte e i suoi derivati o il miele sono utili all’organismo. Dunque rispetto la loro posizione, ma non mi sentirei di promuoverli presso tutta la popolazione, come invece penso sia giusto fare con il vegetarianesimo.

Ma la carne è davvero così dannosa per l'organismo?

Come ho detto prima, i danni derivano non tanto dalla carne, quanto da un consumo eccessivo di grassi di origine animale: questi grassi possono favorire l’insorgere di alcuni tipi di tumore perché veicolano facilmente i residui dei pesticidi, erbicidi e fungicidi che si usano in agricoltura, il fall-out radioattivo, il benzopirene che emana dalle città inquinate. Inoltre anche il modo di trattare la carne può essere importante: per esempio, se sottoposta a temperature molto elevate, può denaturarsi e produrre idrocarburi cancerogeni.

Senza carne che cosa bisogna mangiare per un'alimentazione corretta ed equilibrata?

Basta seguire una dieta il più possibile variata, ricca di frutta, verdura, carboidrati, con pochi grassi e poco alcol e ben bilanciata, vale a dire che contenga tutti gli elementi nutritivi fondamentali come zuccheri, proteine (contenute ad esempio nei legumi), vitamine, ferro, calcio.

Alcuni pediatri sostengono che togliere la carne ai bambini potrebbe essere dannoso per il loro sviluppo. E' vero?

Io non sono d’accordo. Considerando il fatto che in termini evoluzionistici l’uomo è un primate, e che noi abbiamo mantenuto le caratteristiche metaboliche fondamentali dei primati che sono rimasti vegetariani, comprendiamo dunque come il nostro organismo sia programmato proprio per il consumo di frutta, verdura e legumi. Una dieta priva di carne non ci può in alcun modo indebolire, e lo prova il fatto che un neonato nei primi mesi quadruplica il peso che aveva alla nascita nutrendosi solo di latte. La carne poi, l’abbiamo visto prima, non è indispensabile alla nostra alimentazione, nemmeno durante lo svezzamento, perché si possono trovare gli elementi nutritivi indispensabili anche in altri cibi.

Omg, insetticidi, pesticidi, falde acquifere e terreno inquinati compromettono gravemente il mondo vegetale. Che fare?

Non dobbiamo confondere le colture Ogm con le sostanze inquinanti disperse nell’ambiente e con i pesticidi. Sui prodotti Ogm e sul rischio che possano produrre per la salute dell’uomo, l’esperienza su base scientifica maturata negli ultimi anni può tranquillizzare tutti. Recentemente la Commissione Europea ha presentato i risultati di 15 anni di ricerche, che dimostrano che i prodotti delle colture Ogm sviluppate fino a oggi non hanno mostrato alcun nuovo rischio per la salute umana o per l’ambiente.* Anzi, l’utilizzo mirato delle modificazioni genetiche può preservare la pianta dall’utilizzo invasivo di pesticidi e di altre sostanze nocive usate per combattere i parassiti. Per quanto riguarda poi i pesticidi, un gruppo di esperti incaricati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito le quantità massime accettabili dei più importanti; su queste si basa la legislazione internazionale che stabilisce la quantità giornaliera autorizzata (ADI accetable daily intake) di queste sostanze. La legge quindi tutela i consumatori contro l’uso eccessivo dei pesticidi. Il mondo vegetale è più minacciato che in passato, ma anche più protetto. Infine, per quanto riguarda in generale le sostanze inquinanti diffuse nell’acqua e nei terreni, la miglior difesa è comunque l’abitudine a mangiare poco, perché meno sostanze ingeriamo meno rischi corriamo. Sembra banale, ma un’alimentazione frugale è importante per stare bene. Noi mangiamo per conservare la vita e il nostro organismo preleva calorie dai depositi di grasso, che vengono prudentemente immagazzinati quando ci si nutre. La salute sta nel mantenere in equilibrio questo processo di entrate ed uscite. Basta per esempio alzarsi da tavola sempre con un po’ di appetito.

Lei intende condurre una battaglia in Senato a favore del vegetarianesimo, in che modo?

Non mi piace parlare di battaglia: non c’è nulla da combattere. Parlerei piuttosto di una campagna educativa per l’etica e la salute. Il mio intento è promuovere la cultura vegetariana nel Paese.

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Qui finisce l’intervista. Ma visto che ne ha parlato Veronesi, è bene specificare a scanso di equivoci la nostra posizione sugli Ogm. Che è diversa da quella del chirurgo:
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* LA NOSTRA POSIZIONE SUI SEMI OGM. Le nuove tecnologie genetiche definite Ogm possono porre problemi seri a un sistema alimentare millenario e ben sperimentato, specialmente in Italia. Se non danni diretti alla salute dell'uomo e dell'ambiente, potrebbero esserci gravi danni di tipo agronomico-colturale ed economico.
I nuovi semi Ogm sono così invadenti da determinare la scomparsa dei semi di specie o varietà più antiche o locali, o perché i pollini invadono i campi vicini o perché gli agricoltori più poveri che detengono magari specie antiche rare, prezioso patrimonio dell'umanità (pensiamo a certi farri o spelte), si vedranno costretti ad acquistare ogni anno le sementi Ogm per la semina dalle ditte proprietarie, perché le piante Ogm danno semi sterili. Senza contare - riferisce il prof. Perrino - che si sono già manifestate resistenze di piante Ogm ai pesticidi.
Insomma, il rischio è che l'Uomo, senza neanche risparmiare pesticidi, come si dice, cada in una banale speculazione economica a vantaggio di un monopolio o un oligopolio, perdendo per sempre le sementi, oltretutto gratuite, delle piante alimentari antiche, che sono la nostra Storia e danno la varietà biologica sulla Terra e a tavola.
I vantaggi degli Ogm sembrano, in sostanza davvero modesti. Che bisogno c'è degli Ogm, in Europa, in Italia (dove non esiste certo carestia e ci sono cibi a sufficienza, alcuni dei quali di grande qualità e antiche tradizioni), dato che i pesticidi di oggi a differenza di quelli di 20 anni fa sono poco persistenti e poco tossici, e per di più si va diffondendo la lotta biologica, l'agricoltura integrata e "biologica"?
Siamo sempre per la massima libertà della scienza, ma bisogna garantire anche una pari libertà di scelta ai coltivatori e ai consumatori, in modo da tutelare in futuro le sementi delle nostre specie tradizionali non-Ogm. Sarà possibile la pacifica coesistenza dei due sistemi? Abbiamo qualche dubbio. (NV)

IMMAGINI. Un piatto di fagioli bianchi con pomodoro ed erbe aromatiche, una forma di formaggio fresco del Piemonte, un uovo, il miele. Alimenti lacto-ovo-vegetariani citati da Veronesi nell'intervista.

AGGIORNATO IL 14 MAGGIO 2013

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43 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Evviva Veronesi!

2 dicembre 2008 alle ore 13:25  
Anonymous Anonimo ha detto...

e bravo veronesi!!! peccato per il latte e derivati e uova e derivati...non siamo daccordo.. perchè io ne faccio tranquillamente a meno senza nessuna carenza o disfunzione..anzi!!

12 dicembre 2008 alle ore 01:23  
Anonymous Elena ha detto...

buon giorno ho letto l'intervista al Dott. Veronesi e ho trovato tutto interessante e corretto, ma mi chiedevo: le persone come me che sono intolleranti se non allergiche alle leguminose, le quali sono importanti per l'apporto di proteine, con cosa sostituiscono i legumi? solo con le altre fonti come uova e latte? non è troppo poco? troppe uova e formaggi non fanno pure loro male? se mi puo chiarire questo dubbio, grazie da Elena.

25 maggio 2010 alle ore 21:33  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Per Elena. Non puoi consumare nessuna specie di legumi? Mi sembra strano, lasciamelo dire. Non è che, non mangiandoli mai, una volta che li mangi ti provocano meteorismo? Se è così è normale. Mangiandoli spesso, molto ben cotti, non danno più effetti sgradevoli.
Senza legumi (e immagino senza carne e pesce) devi ricorrere a uova e latticini. No, in piccole quantità ogni giorno non danno alcun problema.

25 maggio 2010 alle ore 21:45  
Anonymous Anonimo ha detto...

Quoto dall'intervista:

Una dieta priva di carne non ci può in alcun modo indebolire, e lo prova il fatto che un neonato nei primi mesi quadruplica il peso che aveva alla nascita nutrendosi solo di latte.

Ma come fa uno scienziato così prestigioso a dire una cosa così senza senso?

30 luglio 2010 alle ore 17:00  
Blogger Unknown ha detto...

peccato che Veronesi è il primo a sostenere l'apertura delle centrali nucleari e degli inceneritori.. chissà come mai forse perchè la sua fondazione
(La fondazione Veronesi) ha come partner:
- ACEA - multiutility con inceneritori
- ENEL - centrali a carbone ed olii pesanti e nucleare
- VEOLIA Environment - costruzione inceneritori.
chissà forse!! :)

9 dicembre 2010 alle ore 16:15  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Maurizio, chiunque può essere veg, anche un nuclearista e sostenitore di Ogm, non è una... ideologia così ampia e pervasiva da oltrepassare la propria salute immediata e quella dei fratelli animali. Non facciamo processi alle intenzioni. Poi, tutti i ricercatori sono abituati ad essere sponsorizzati negli studi. E chi dà più facilmente soldi sono cani e porci (più i secondi)... Se i ricercatori dovessero aspettare che i Governi, cioè l'opinione poubblica, cioè l'ignorante signor Rossi del piano di sopra, apprezzino la Scienza... starebbero freschi.
Dopodiché, certo, anche io sono perplesso. L'ho messo tra i miei personaggi, ma aspetterò di vedere come si comporta all'atto pratico. Tanto, non credo che di Centrali se ne faranno troppe, forse neanche una!

9 dicembre 2010 alle ore 16:29  
Blogger Unknown ha detto...

Nico sono convinto che se la sua fondazione acquisisse pure una partecipazione in Manzotin e Mac Donald s cambierebbe subito opinione!!
(ecco il senso del mio commento )
ciao !

10 dicembre 2010 alle ore 10:24  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Farsi finanziare da chi produce carne per un vegetariano sarebbe gravissimo e incompatibile. Perché riguarderebbe DIRETTAMENTE lo specifico alimentare. Mentre, ripeto, il legame tra cibo e centrali nucleari (o inceneritori) è più lontano e discutibile, e comunque riguarda il cibo INDIRETTAMENTE. E in V. non c'è contrasto al riguardo, perché lui stesso si è sempre espresso chiaramente in favore di nucleare e inceneritori. Possiamo essere in disaccordo con V. su questo, ma in lui non c'è incoerenza "in quanto vegetariano".

10 dicembre 2010 alle ore 11:42  
Anonymous Anonimo ha detto...

Meno male che esistono ancora persone come il proffessor Veronesi !!!
Comunque sarebbe un mondo differente se tutti fossimo vegetariani: molti problemi come l'obesità e l'anoressia sarebbero definitivamente combattuti. purtroppo però questo vorrebbe dire che l'economia si vedrebbe priva di una parte dominante, quella riguardante la produzione di cibo.
A questo punto, meglio cambiare pianeta.

1 marzo 2011 alle ore 18:11  
Anonymous scientifiko ha detto...

Il Professor Veronesi ha perfettamente ragione. L'uomo discende dalla scimmia e dal gorilla con cui abbiamo il patrimonio genetico simile al 99%. L'evoluzione non ha potuto modificare l'apparato digerente e se pensate che i gorilla sono vegetariani allora capirete che si può vivere tranquillamente anche rinunciando senza alcun problema alla carne. Peraltro i più grandi animali al mondo sono vegetariani (dall'elefante, all'ippopotamo). Leggete inoltre il libri easyweight di Allen Carr e scoprirete un nuovo mondo!!!

19 giugno 2011 alle ore 23:00  
Blogger agobit ha detto...

Umberto Veronesi appoggia il nucleare, giustamente visto che è l'energia più pulita. Il vegetarianesimo è inoltre in linea con la riduzione dell'impatto antropico sul pianeta, in primo luogo determinato dalla sovrappopolazione umana. Per un confronto su sovrappopolazione e nucleare vedi il mio sito: www.sovrappopolazione.blogspot.com

7 luglio 2011 alle ore 21:46  
Blogger Nico Valerio ha detto...

QUELLI CHE COPIANO SENZA CITARE… Mi piace diffondere le idee, è per questo che si scrivono i siti e i blog. Ma non mi piacciono i soliti furbi all'italiana che si appropriano del lavoro altrui, costato magari ore, per farsi belli con gli amici al bar. I quali, tutti a complimentarsi col copiatore, nessuno con l’autore. Nonostante che la licenza di questo blog spieghi chiaramente che si può copiare, purché si citi la fonte da cui si copia e il link, il solito italiano del web se ne frega e su una pagina d’un forum nudista copia pari pari, perfino con i punti che avevo interposto tra i capoversi per distanziarli, il mio articolo sull’intervista di Veronesi sul vegetarismo, appropriandosi di tutto: senza citare cioè né il blog, né chi aveva trovato, impaginato, illustrato e introdotto criticamente l’intervista, né la rivista che aveva pubblicato. L’autore di tutto risultava questo signore, anonimo.
Mi chiedo, perché l’ha fatto? Chiaro, perché è distratto, non l’ha letto bene, ed ha pensato che anche la mia lunga introduzione facesse parte dell’intervista (nonostante che fosse chiaro: bastava leggere). Non sapeva che tutto ciò che appare in un post – tranne gli articoli citati – è dell’aitore del post? Ora questa mia introduzione l’ho firmata, così i distratti velocissimi la noteranno… Ed è proprio la parte meglio scritta, perché l’intervista è un po’ piatta e banale, dove si spendono belle e motivate parole su Veronesi. E deve essere proprio piaciuta, a quanto leggo dai commenti sul Forum, ai lerrori del citatore abusivo. Il quale si è preso tutta la gloria. Oppure lo ha fatto perché è… anarchico. Del resto dovrei saperlo: ho scritto un libro sul nudismo, nel quale appunto provo che nei nudisti c’è qualcosa di anarchico!

8 luglio 2011 alle ore 01:09  
Anonymous Francesca ha detto...

mia mamma se mangia qualsiasi legume, soia compresa, poi sta male per giorni. Dipende forse che soffre di gastrite e colite???
Eppoi ci sono molte scimmie che mangiano carne, poco, ma ne mangiano! Io personalmente sono contraria all'abuso di carne. Da poco sto imparando a mangiare carne solo 1 volta a settimana. Non è facile, soprattutto se si mangia fuori casa. Imparerò.

8 settembre 2011 alle ore 17:03  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Francesca, a me accadeva da adolescente: ho scoperto poi che era perché mia madre non cuoceva abbastanza i legumi (che devono sempre risultare morbidissimi, mai al dente). Bè, certo, una persona matura o anziana ha più difficoltà a cambiare abitudini. I legumi fanno solo bene e prevengono, ma coinvolgono la flora batterica del colon. Ma se li stra-mangio io che fin da adolescente ho una leggera colite (ormai inavvertibile, tranne che in caso di colpo di freddo o arrabbiatura...) li può (li deve)mangiare chiunque. I legumi, molto teneri, vanno introdotti a poco a poco, ogni giorno cominciando da piccolissime quantità. E dopo qualche giorno o settimana non daranno più problemi. La flora si abitua...

8 settembre 2011 alle ore 18:24  
Anonymous Anonimo ha detto...

METEORISMO DA LEGUMI? Se mangio legumi mi si gonfia tantissimo la pancia (talvolta con effetti poco piacevoli per chi mi sta accanto). Anche questo è eliminabile con un consumo piu frequente? La cottura non è il problema perche a casa mia cuociono qualunque cosa per ore (peNsate che facciamo ribollire anche il latte gia pastorizzato!).
Anonimo.

RISPOSTA. No, il latte pastorizzato non va fatto ribollire: le sue proteine si degradano e si perdono ancor di più vitamine e principi protettivi.
Sui legumi hai letto gli articoli di questo blog (e del blog collegato Alimentazione Naturale) in cui si dice più volte che l'uso frequente, anche ogni giorno, di un piatto di legumi abitua la flora batterica ad accettare in qualche modo i polisaccarisi dei legumi? Poi se il colon è irritabile ci potranno essere sintomi magari per emozioni, colpi di freddo o la cellulosa in eccesso di certe verdure, ma difficilmente con i legumi molto ben cotti (cioè morbidissimi). L'abitudine si forma a poco a poco (giorni o poche settimane).

29 aprile 2012 alle ore 17:30  
Anonymous Anonimo ha detto...

Sarebbe bello fossimo Tutti vegetariani. Un mondo migliore . Il futuro sara' così

21 maggio 2012 alle ore 23:04  
Anonymous Anonimo ha detto...

Concordo pienamente

4 giugno 2012 alle ore 18:52  
Blogger Unknown ha detto...

...QUINDI DEVO SEGUIRE QUEST'UOMO "IGNORANTE" E DIFFIDARE DI COSA DICONO GLI "ISTRUITI" CHE LASCIANO QUOTIDIANAMENTE IL LORO OBOLO AL MACELLAIO??? :)

15 agosto 2012 alle ore 13:02  
Blogger Unknown ha detto...

Finalmente bravo veronesi .

13 gennaio 2013 alle ore 10:01  
Anonymous Anonimo ha detto...

Fossero davvero istruiti e non solo.... non si recherebbero al macello!

22 aprile 2013 alle ore 13:01  
Blogger Grace ha detto...

bellissimo...

10 giugno 2013 alle ore 23:25  
Anonymous lorenzo riccardi ha detto...

SONO UN GIOVINCELLO DI 73 ANNI, VORREI VIVERE, IL TEMPO CHE MI RIMANE, POSSIBILMENTE, LONTANO DAGLI OSPEDALI !!!! POTETE, INDICARMI, UNA ALIMENTAZIONE GIORNALIERA, ADATTA, ALLA MIA ETA...... E SOPRATUTTO AL MIO REDDITO MENSILE, DI CIRCA 250 EURO, ( Soldi che mi rimangono, per, alimentarmi, mensilmente ????? ) GRAZIE INFINITE PER LA RISPOSTA !!!!!!!!!!!!!

28 luglio 2013 alle ore 17:47  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Al giovane 73enne: anzi, sei tu che dovresti dare consigli ai giovani. Per continuare a restare lontano dagli ospedali devi esserti scelto con cura i genitori... Poi solo tu sai, a proposito di dieta ideale, che dispendio energetico hai ogni giorno. Su questo puoi impostare una dieta sana all'antica, in cui metti quello che vuoi, ma devono esserci legumi, non troppi cereali ma integrali, qualche seme oleoso, qualche uovo, molta verdura (anche cotta se il colon fa le bizze) e un po' di frutta. E infine tutto dipende dal movimento fisico e intellettuale (curiosità, passioni, interessi, hobbies).

28 luglio 2013 alle ore 21:43  
Blogger Milleuno ha detto...

E bravo Veronesi....però poi è favorevole alle centrali nucleari

1 agosto 2013 alle ore 13:08  
Anonymous Luigi ha detto...

a Lorenzo Roccardi
Frutta e verdure e alcune bacche, se ce la fai 5 o 6 porzioni al giorno!! + tutti i tipi di noci,nocciole,pinoli,mandorle dolci,noci pecan,macadania,noci del Brasile, ecc ecc,piu' stile di vita SANO mentalmente e spiritualmente( intendo spiritualmente ma non quello delle chiese se vuoi ricevere aiuto !)
se non riuscissi con i pochi euro mensili ci sarebbe una via d'uscita....Saluti da Luigi

29 novembre 2013 alle ore 14:05  
Anonymous Anonimo ha detto...

il bravo Veronesi ,oncologo,quando lavorava, probabilmente NON informava i suoi pazienti che la dieta VEGANO-CRUDISTA puo' GUARIRE certi tipi di CANCRO ecc ecc !!!amici ....prevenire comunque é una prima cosa da fare...in tutti i "campi"
Un saluto da Luigi

29 novembre 2013 alle ore 14:12  
Anonymous Anonimo ha detto...

Osservazione molto interessante che mi posi anch'io qualche tempo fa...

4 agosto 2014 alle ore 21:44  
Anonymous Anonimo ha detto...

Totalmente in disaccordo! Quanto scritto non corrisponde a verità ma ad un ideologia di un uomo il cui nome lo rende una "sicurezza". Mi piacerebbe vedere un uomo che si nutre solo di frutta-legumi-verdura, non cominciare ad accusare non solo biologicamente, ma anche psicologicamente la carenza di ci vi è sapori che sono inclusi nel suo DNA Sun dalla nascita! Ci sono dati per esempio che indicano se una donna vegetariana allatta il figlio/a e questo sia carente o meno di nutrienti per la sua crescita rispetto una donna che allatta e non è vegetariana??? La sua è una scelta etica perché non vuole nutrirsi con la vera di altri esseri...... Ma le uova non contengono la vita?O forse i vegetariani eticamente vogliono considerarlo un aborto spontaneo delle galline?? Qui non c'è nessuna etica! Grazie per l' attenzione dedicatami.

4 maggio 2015 alle ore 13:36  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Macché, chi mangia uova non uccide nessun essere vivente! Nell'uovo non c'è alcun pulcino, né maturo né immaturo. Semplicemente le uova alimentari non sono neanche fecondate. Almeno l'abc della biologia... E poi ci sono molti studi per i quali una donna vegetariana con dieta giusta non ha alcuna carenza, e quindi neanche il suo latte e il suo bambino!

4 maggio 2015 alle ore 14:58  
Anonymous Anonimo ha detto...

Ho la policistosi che provoca una progressiva insufficienza renale bilaterale. Potrei alimentarmi anch'io con una dieta vegetariana? e se sì, in che modo?
Cordiali saluti.
Mauro.

24 dicembre 2015 alle ore 00:18  
Blogger Nico Valerio ha detto...

In teoria sì, anzi una dieta vegetariana purché povera di proteine animali è vista dagli specialisti nefrologi come un trattamento che può ritardare l'evoluzione dell'insufficienza renale cronica. Legga questo opuscolo dietetico a cura di specialisti: http://www.renepolicistico.it/old/news/21.pdf
Tuttavia, deve prima consultarsi col medico specialista che l'ha in cura.

24 dicembre 2015 alle ore 01:39  
Blogger rosanna ha detto...

La mia preoccupazione è legata ai latticini, in che misura bisognerebbe consumarli mi riferisco sopratutto ad adolescenti.. Affinché nn siano dannosi? E ritenete sia essenziale che sia tutto biologico? Grazie

24 gennaio 2016 alle ore 10:31  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Questo non è l'articolo adatto a questa domanda. In questo stesso sito ci sono almeno 2-3 articoli importanti sui latticini: vanno letti. Li cerchi digitando “latticini” nella finestra di ricerca nel colonnino, e se li legga.
Se c’è una categoria per la quale i latticini sono indicati, questa è proprio quella degli adolescenti, insieme con le donne di ogni età. Per gli adolescenti (12-18 anni) “in linea generale sono da consigliare caldamente il consumo di latte e yogurt, meglio se parzialmente scremati”. Per tanti motivi, tra cui “calcio, in forma altamente biodisponibile, ossia facilmente assorbibile e utilizzabile ... proteine di ottima qualità biologica ed alcune vitamine, soprattutto B2 e A” (Ist. Naz. Alim. Nutr. Linee Guida per una sana alimentazione italiana 2003). Quindi, come i fabbisogni di calcio e altri nutrienti tendono rapidamente a uguagliare quelli dell’adulto, così per le porzioni di latte, latticini e formaggi, si tenderà a mano a mano che gli adolescenti crescono dai 12 ai 18 anni a raggiungere i fabbisogni dell’adulto.
Secondario ai fini nutrizionali (è invece molto importante per l’ambiente) è il fattore “biologico”, considerato, per di più, che stiamo parlando di una sola categoria di alimenti e pure di modesto consumo. Che dovremmo dire allora di verdure, frutta e cereali?

24 gennaio 2016 alle ore 18:11  
Blogger pier ha detto...

capisco e rispetto tutto e tutti, e a tal punto chiedo a tutti voi... ma se fossimo nati per esser vegani.. saremmo poligastici?
Poi... scimpanzé e gorilla non sono esclusivamente vegetariani...cacciano e si nutrono anche di carne (di altre scimmie).

2 marzo 2016 alle ore 10:05  
Blogger pier ha detto...

buongiorno a tutti. Prendo atto e rispetto tutte le posizioni ma noto alcune imperfezioni;
I primati (scimpa e gorilla) NON si nutrono esclusivamente di sostanze vegetali, ma anche di carne di altre scimmie (cacciate).
L'umano è monograstrico, pertanto una moderata quantità di proteina animale gli è consentita se non addirittura utile.
Infine permettetemi una dubbiosa considerazione:
E' meglio una fettina di carne sana (magari di animale selvatico cresciuto in modo naturale) o 200 grammi di fagioli o soia o quello che volete.... che è stata coltivata in modo intensivo e ... chimico.. per soddisfare le richieste del mercato??

2 marzo 2016 alle ore 10:13  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Pier, quella dei Primati vegetariani totali è una semplificazione, non si sa se dovuta a Veronesi, per necessità di esemplificazione, o alla giornalista (dopotutto l'intervista era a un giornale popolare, e conosciamo bene certi giornalisti: un aggettivo o avverbio limitativo potrebbe essere caduto in Redazione). Da amico e lettore dello zoologo prof. Consiglio (che sono lieto di aver portato io al vegetarismo tanti anni fa, ai tempi della mia Lega Naturista), so bene che alcuni Primati mangiano occasionalmente insetti, piccoli mammiferi e perfino - orribile a dirsi per noi umani - piccole scimmie!

Il sistema digestivo non spiega, perché il sistema bigastrico dei ruminanti erbivori, p.es, è un adattamento progressivo, il risultato di milioni di anni di evoluzione.

Che la fettina di carne sia indenne da pesticidi, mentre supponi che i legumi non lo siano, è una contraddizione. Che cosa mangeranno le vacche? Anzi, i bovini, perfino quelli biologici, sono trattati con farmaci e perfino quelli biologici con antibiotici se si ammalano o si teme una malattia... E la carne non ha tutte le migliaia di sostanze anti-cancro e antiossidanti che hanno i vegetali, anche i più inquinati. E si è visto che il loro potere difensivo comincia dal neutralizzare i propri stessi inquinanti...

Resta la Storia, la Civiltà, la nostra Cultura antropologica. Lì potevi attaccarti per vincere dialetticamente nella civile contesa. Ma non lo hai fatto. Allora lo faccio io. E' indubbio che non è mai esistito nella Storia un popolo (non parlo di individui, gruppi di individui, monaci ecc) non solo vegan o vegetaliano, ma neanche totalmente, esclusivamente vegetariano (lacto-ovo). Perché l'Uomo, proprio come i Primati, è sempre stato un animale alla ricerca continua e opportunistica di fonti di nutrimento. E non c'è dubbio che le fonti lacto-ovo-vegetariane siano state subito le più facile e meno drammatiche. Ecco perché siamo sempre stati "soprattutto" (e mai totalmente) lacto-ovo-vegetariani. Le piante c'erano in abbondanza, e non era difficile coltivarle. Il latte lo si vedeva produrre e succhiare dagli animali facilmente, sotto gli occhi dei cavernicoli che condividevano la stessa dimora. Le uova lo stesso (facili da trovare o da ottenere con piccoli allevamenti domestici). Poi con l'evoluzione della caccia e le nuove armi e la ricchezza delle élites dominanti, si impose per ristrette cerchie di Potere l'uso della carne come cibo abituale, simbolico e perfino sacrificale, perché secondo loro uccidere su un altare una pecora salvava un uomo che altrimenti - sostenevano nelle religioni arcaiche - veniva sacrificato alle origini. Quindi carne come cibo identitario di sacerdoti, guerrieri, regnanti. Senza contare con l'avvento della grandi civiltà stanziali fondate sull'agricoltura la diffusione del quasi-vegetarismo di massa.

Infine la nascita del movimento vegetariano, che è sempre stato una scelta culturale individuale, dove c'entra ben poco la dentatura o il tipo di stomaco dell'Uomo o gli usi alimentari dello scimpanzè, e in cui si sommano in varia proporzione, diversa per ciascuno di noi, le motivazioni più diverse: etiche, psicologiche, nutrizionali, preventive, curative, ecologiche ecc.

2 marzo 2016 alle ore 11:43  
Anonymous Anonimo ha detto...

Sono stata vegetariana 12 anni, poi sono diventata vegana, e poco dopo vegana igienista tendente al crudismo,riducendo i cereali il più possibile e posso dire che la mia salute sembra migliorata; i raffreddori invernali sono più rari e più leggeri e con pochissimo muco, le mestruazioni sono più regolari e meno dolorose, e le prima frequenti e pesanti bronchiti sono scomparse,sto bene e non prendo né integratori né farmaci non mi manca nulla, certo sono consapevole che una dieta vegana deve essere fatta bene altrimenti può fare male e dunque a quel punto è meglio restare vegetariani.

21 aprile 2016 alle ore 15:38  
Anonymous Anonimo ha detto...

Buona sera. E' propio vero che si stava meglio quando si stava peggio.. Non si capisce piu nulla. Cosa e giusto. Cosa e sbagliato. Sono entrata casualmente xche interessata a cambiare alimentazione. Premetto che soffro di coliche ho un po di acne nonostante i miei 35 anni e che dire anche volento seguire questa alimentazione sono intollerante al latte al frumento e i legumi poi. Coliche a go go!!! Avete qualche consiglio. Ah aggiungo che x la carne non vado matta. La mangio raramente e quindi ne farei a meno. Grazie

5 giugno 2016 alle ore 23:37  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Amica 35nne, io a 18 anni ebbi la diagnosi di colon irritabile, chiara sindrome psico-somatica che riguarda moltissime persone. Imparai allora, leggendo libri che trovai solo in Inghilterra, a gestire e quasi annullare la tendenza con i cereali integrali al posto di quelli raffinati (pane, pasta, polente di bulghur, fiocchi di avena ecc.), legumi spesso (molto ben cotti, morbidissimi) e verdure in abbondanza. Proprio quei cibi che il medico vieta in caso di colon irritabile acuto (con attacchi di diarrea o stipsi), ma che alla lunga sono utili per rendere più veloce il transito attraverso l'intestino, favorire le fermentazioni utili della flora, ridurre i tempi di contatto dei resti del cibo con le pareti, e quindi irritare di meno il colon. Poi imparai a litigare di meno con mio padre e a ridurre lo stress quotidiano e quello esistenziale, oltre che a proteggere l'addome dai colpi di freddo (il colon è davvero "il terzo cervello", molto sensibile). Oggi, con la moda delle intolleranze e allergie, mi avrebbero scoperto di tutto. Invece proseguii sempre più verso il tutto integrale, il mangiare contadino antico, il vegetarismo, e arrivai ai legumi ogni giorno (sempre ultra-cotti. Imparai allora che in caso di diarrea da colon irritabile servivano, più che il costipante riso bianco, il riso integrale, ma meglio ancora le dense polente di grano integrale (bulghur o cus-cus integrale). E dire che i medici di allora mi dicevano che l'integrale irrita il colon! Lo stimola, è vero, ma proprio per questo velocizza il passaggio e quindi riduce il contatto con le pareti, riducendo alla lunga l'irritazione. La stitichezza o gli amidi raffinati che tutti prendono sono collegati invece a un colon lento, ancor più irritato dalla lunga permanenza dei resti a contatto con le pareti. Insomma, da allora ho avuto sempre meno sintomi, fino a non ricordarmeli più (al massimo un leggero maldipancia 1-2 volte all'anno: ci posso stare...). Certo, ogni caso è diverso, ma se ti consulti con un gastro-enterologo intelligente che dà importanza alla reattività psico-somatica del colon e si intende di alimentazione integrale e preventiva, e soprattutto fai movimento all'aria aperta (ti consiglio le lunghe camminate nei boschi o in montagna) e impari a risolvere lo stress, a poco a poco risolvi. Morale della favola: non è "colpa" degli alimenti (altrimenti a forza di eliminare finiresti per digiunare), ma nostra, solo nostra!...:-)

6 giugno 2016 alle ore 11:31  
Blogger Unknown ha detto...

Si tratta del latte della stessa specie.

21 marzo 2017 alle ore 10:08  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Che vuol dire "latte della stessa specie"? E' una proibizione religiosa, magari della Bibbia quella del latte di altre specie? E allora perché uccelli, topi, gatti, serpenti ecc. se lo trovano sono ghiotti di latte (di vacca)? Per lo stesso motivo per cui l'affamato Uomo delle origini lo assaggiò e lo trovò squisito facendone proprio cibo. Come già detto in altri articoli, la distinzione tra latte della medesima specie e quello di altre specie NON HA SENSO SCIENTIFICO né storico-antropologico. Forse quello di un'altra specie contiene sostanze tossiche e fa male? Ma se fosse dannoso lo sarebbe anche per i piccoli di quella specie. Si dimentica che per l'Uomo l'alimentazione è Tradizione, scelta, creazione CULTURALE (cultura in senso antropologico). Ogni "cibo" è stato definito tale dall'Uomo, solo dall'Uomo. Neanche il cavolo esisteva per l'Uomo, ma l'Uomo lo ha modificato e migliorato, differenziandolo (la piantina selvatica del cavolo è quasi immangiabile) in varietà e rendendolo appetibile, cioè CIBO. Anche la mela selvatica sarebbe piccola, dura, legnosa, amarognola, troppo acida, indigeribile, immangiabile. La favoletta di Adamo ed Eva è chiaramente simbolica: non poteva esistere ai Primordi una mela grossa e bella da stringere nel palmo della mano, come si vede nelle pitture religiose edificanti. Quella del "cibo destinato da Dio all'Uomo" è tutta una ingenua mistificazione. Non c'è nulla di scientifico. Di scientifico c'è solo che il cibo è stata una creazione quotidiana per prove ed errori da parte dell'Uomo. E avendo sempre FAME abbiamo dovuto INVENTARCI il cibo umano, provando a MANGIARE DI TUTTO, anche gli escrementi. Per fortuna questi devono esserci risultati disgustosi o dannosi.

21 marzo 2017 alle ore 11:19  
Anonymous Anonimo ha detto...

Volevo lasciare un apprezzamento per l'impegno sempre necessario nel diffondere sensibilità verso l'argomento. Il mio percorso verso il diventare vegetariana è stato lungo e complesso. Ho sempre avuto fin da piccola un amore innato verso gli animali, un bisogno incondizionato di proteggerli, di aiutarli. Questo penso sia alla base della mia scelta. In passato mi ero avvicinata a questa scelta senza abbracciarla del tutto. Stetti un anno senza mangiare carne, ma mangiando pesce. Qualcosa dentro di me iniziava già a cambiare. In seguito rimasi incinta. I medici mi forzarono a riprendere a mangiare carne, come fosse una questione di vita e di morte per mio figlio. Seguii il loro consiglio, ma nonostante questo, per motivi che mille analisi non spiegarono mai, ebbi un aborto spontaneo e lo persi. In quel periodo buio e doloroso, avevo ripreso a mangiare carne, mi ero allontanata da quella strada e da quelle riflessioni, ero persa in altro, ma la verità è che non mi era scattata ancora la molla giusta, quella vera, interiore, spirituale, che ti fa fare il salto. Diciamoci la verità: l'uomo non ha alcuna istintualità verso la carne. La maggior parte di noi la mangia perchè la trova già incelofanata al supermercato, trattata, presentata in un certo modo, ma quasi nessuno di noi consumatori, magari proprietari di animali, si leccherebbe i baffi di fronte ad un agnellino che pascola o ad un vitellino. Nessuno di noi avrebbe l'istinto di squartarli, ucciderli, immergere le mani e la bocca nel loro sangue per mangiarli crudi come fanno leoni e tigri. Noi quell'istinto lì non lo abbiamo. A noi piace il gusto del cucinato, perchè è un gusto, un sapore prodotto dalla lavorazione della carne cruda. Ma chi davvero ha la voglia e l'istinto di uccidere queste creature? giusto chi lavora nei mattatoi o nei laboratori di sperimentazione dove si pratica la vivisezione. Ma lì si parla di guadagno, per il quale si è disposti a tutto. Mi pongo davvero tante domande rispetto a persone simili e sarebbe stato da approfondire anche questo con Veronesi. La vivisezione anche, un altro strumento di tortura e morte che non ha alcuna utilità. Nonostante sia stato dimostrato che gli esperimenti in vitro sono gli unici efficaci, ancora si continua a commissionare esperimenti su animali perchè così le multinazionali risparmiano. Avrei voluto sentire cosa pensava al riguardo proprio lui. Mi auguro che il suo rispetto per la vita si estendesse anche a quest'altra realtà terribile. Per questo non mi trovo d'accordo su quanto aveva affermato nell'intervista alle battute finali, in merito al fatto che non ci sia nulla da combattere. Invece c'è. Niente può valere le orribili sofferenze alle quali l'uomo sottopone gli animali. E per loro, innocenti e indifesi, dovremmo combattere, sempre più numerosi e sempre più convinti. A chi sta riflettendo su questa scelta, mi sento di dire che è necessario che la sentiate dentro di voi. Non è un problema di alimentazione. Viviamo in un mondo di prodotti di ogni genere, di integratori, vitamine, alimenti un tempo impensabili. Ce n'è per tutti i gusti. Non è questo il problema... La vostra incertezza è data dalla spinta spirituale. Forse non siete ancora pronti. Ma sappiate che, quando lo sarete, di dubbi e preoccupazioni non ne avrete più. Un saluto a tutti

13 aprile 2017 alle ore 15:55  

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