Menù vegetariani per le feste: più gustosi, sani ed economici

Tanti propositi, tante belle idee, si infrangono durante le festività. Il conformismo si impossessa di tutti, con la scusa della "socializzazione", e pochi hanno il coraggio di proporre anche agli altri - parenti, fidanzati o amici - gli appetitosi e ben più vari e completi menù vegetariani.
E invece, smentendo un luogo comune sbagliato, proprio nelle festività, nelle "grandi occasioni", nei compleanni, negli onomastici, negli anniversari d'ogni tipo, il vegetarismo dà il meglio di sé, ed emerge in tutta la sua variopinta ricchezza la dieta vegetariana, molto più sfaccettata e completa di quella onnivora. Com’è possibile?
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E’ UN PARADOSSO. SONO ANCHE I PIU’ COMPLETI
Ma certo: lo abbiamo ripetuto tante volte, ed è accertato dagli studi scientifici: chi mangia carne abitualmente, sicuro com’è – erroneamente – della "completezza" e "ricchezza nutrizionale" della propria dieta, non si preoccupa di variare le fonti alimentari, cioè di mangiare un po’ di tutto, e riduce alle solite poche cose il proprio menù tipico. Ditemi voi quale carnivoro ricorre ai fagioli azuki, all’insalata di crescione, ai germogli di grano o di mung, ai semi di sesamo o alle noci, o anche semplicemente ai cereali integrali, o alle pietanze crude. Quasi nessuno.
E invece, quasi tutti i vegetariani lo fanno. Ecco il motivo principale della maggiore completezza e superiorità nutrizionale e protettiva della dieta vegetariana. Purché il vegetarismo sia completo, s’intende.
Basta aggiungere anche latticini e uova alle proposte di questi giorni che l’attivismo vegan propone, per avere tanti ottimi menù vegetariani, completi, senza alcuna carenza, anche nei periodi di festività. Piccole quantità di uova e latticini che rendono perfetta e completa qualsiasi dieta, magari da usarsi nei dolci di farina integrale o nelle paste integrali fatte in casa, o sotto forma di creme allo yogurt o formaggi tipici.
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MA I SITI VEGAN SI FINGONO VEGETARIANI PER ATTIRARE IL PUBBLICO
Nel loro frenetico attivismo i siti e blog veganiani non parlano, se non malissimo, di latticini e uova. Una vera campagna di disinformazione che non ha il minimo fondamento scientifico. In psicologia si sa che gli "estremisti" sono sempre più attivi dei "moderati", senza che fare tanto, essere sempre presenti, voglia dire avere ragione. Tutt’altro. Anzi, spesso si è portati istintivamente a strafare, a straparlare, proprio per compensare un complesso d’inferiorità di partenza. In sostanza, chi sa che le proprie posizioni sono esagerate, estreme, parziali, fanatiche, è portato a fare più propaganda per cercare adepti, vista la minore popolarità delle proprie tesi.
Quindi i lettori stiano in guardia: gran parte dei siti e blog ufficialmente "vegetariani" sono in realtà vegan, perché accusano chi mangia latticini e uova delle peggiori crudeltà. La cosa ricorda maledettamente i nudisti che per attrarre più iscritti si spacciano per "naturisti", senza esserlo minimamente. Si vergognano di chiamarsi vegan? No, sanno furbamente che la parola, il concetto, attirerebbe di meno, verrebbe rifiutato da molti, anche vegetariani. E quindi imbrogliano le carte: attirano la gente col bel nome "vegetariano"ma poi sotto sotto gli propinano la restrittiva e rischiosa dieta vegan, che solo pochissimi possono permettersi. E che, anzi, si possono permettere per qualche anno solo quelli che hanno molte riserve di vitamina B12 perché sono stati a lungo vegetariani completi o onnivori. Un comportamento davvero non corretto, loro che straparlano di etica.
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SALVARE GLI ANIMALI ED ANCHE IL PORTAFOGLIO
"Le festività - sottolinea Roberta Bartocci, responsabile del "settore vegetarismo" della Lav - [ecco, perché usano il termine "vegetarismo", quando polemizzano di continuo contro latte e uova, cioè contro il vegetarismo, in favore solo del veganismo? NdR] rappresentano l’occasione ideale per preferire un menù vegetariano salvaguardando la propria salute, l’ambiente e la vita di tanti animali. E tutto questo senza rinunciare al gusto e addirittura, risparmiando". Un menù salva-animali, infatti, risulta utile anche in termini di "risparmio economico - continua la Bartocci - considerando che un secondo a base di carne o pesce ha un costo medio di 15 euro al chilogrammo contro i pochi euro di un ottimo secondo vegetale, salutare e proteico; infine, la scelta vegetariana contribuisce a diminuire l’impatto dei nostri consumi sull’ambiente".
"Chi sceglie un’alimentazione vegetariana, circa il 9,5% degli italiani secondo l’ultimo censimento Nielsen, ogni anno contribuisce a salvare la vita ad almeno 20 animali, guadagnandoci anche in salute. Ogni anno almeno 1 miliardo di animali viene ucciso nel mondo per l’alimentazione umana per sfamare il 20% della popolazione del Pianeta. Gli allevamenti intensivi costituiscono un’imponente fonte di gas serra. Rappresentano poi un modo altamente inefficiente di coltivare la terra, considerando ad esempio che un raccolto destinato all’alimentazione di animali allevati per la loro carne fornisce un trentesimo delle proteine che lo stesso terreno produrrebbe se coltivato a soia [come mai tirano in ballo sempre la soia e non ceci e lenticchie? Ricchi premi a chi indovina], oltre ad essere causa di sofferenza per miliardi di animali.
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GOLA VERDE
E allora largo – conclude la nota ripresa da WineNews – a gustosi e prelibati menù a base di verdure, pasta, legumi e dolci, crostini con crema di fagioli e tartufo bianco per aprire la cena, seguiti da tagliatelle panna [molto meglio una buona ricotta, come quella di pecora o di bufala, NdR], limone e pepe bianco, listelle verdi e gialle di ceci su salsa rossa. Oppure si può scegliere un menù dai sapori più decisi, come sfoglia rustica ai porri, orecchiette ceci e zafferano, straccetti di seitan alla rucola, e chiudere in bellezza con un panettone goloso. Che ci auguriamo – aggiungiamo noi – che sia integrale. Ma molto meglio del banale panettone, sono gli etruschi maccheroni con le noci del Viterbese e del Ternano, un delizioso, originalissimo e facile dolce a forma di timballo-torta che si fa in casa in pochi minuti. Vedi la ricostruzione più seria e sana fatta nel blog Alimentazione Naturale. Il seitan, oltre che davvero insipido, è inutile. Potrebbe benissimo essere sostituito da fagottini di pasta integrale ripieni di fontina e gorgonzola. Non c’è paragone.
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