LACTO-OVO VEGETARIAN

La vera dieta vegetariana
normale, completa,
sana, naturale,
preventiva,
senza carenze,
senza ipocrisie,
senza fanatismo,
secondo la Tradizione
e la Scienza più moderna

10 dicembre 2008

«Ma la mia in fondo è una dieta ‘salutista’: molta carne e insalata»

IL CARNIVORO… "SALUTISTA"
Uno dei tanti siti di alimentazione presenti su internet è contro i vegan, ma non è favorevole neanche al vegetarismo. Il suo curatore, un ingegnere di 32 anni diventato nutrizionista per passione, sostiene in pratica che non c’è bisogno del vegetarismo quando si ha una grande consapevolezza alimentare e si pratica una dieta corretta e "salutistica".
 
Già, ma salutistica, in che senso? "Io mangio carne o pesce ogni giorno – scrive – però anche un chilo tra frutta e verdure. Cosa che ben pochi onnivori fanno". E’ vero, quasi nessuno, direi. Vogliamo chiamarla la "dieta del dinosauro", tanto per non citare ancora la cosiddetta “dieta paleolitica”?
Insomma, un raro "salutista" carnivoro, o meglio un carnivoro che si illude di essere salutista. Ma è possibile? Direi di no: è una contraddizione in termini, come spiego facilmente.
 
Premetto che non ho pregiudizi contro gli ingegneri: sono – ovviamente – precisi, e soprattutto hanno il pensiero volto sempre all’aspetto pratico di ogni teoria. Però, tendono al vizio delle casalinghe: la sbrigatività. Che spesso li porta a semplificare troppo. Comunque, meglio un ingegnere appassionato di alimenti che il solito medico, dietologo o nutrizionista stanco e poco motivato che in tv spara inesattezze o banalità (“Mangiare un po’ di tutto” o “Basta la dieta mediterranea”).
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MA LA DIETETICA NON BASTA
Però, la correttezza dietetica non basta: è davvero il minimo. Per questo bastano le brave dietiste e perfino certi insegnanti dell’Istituto alberghiero. Fa piacere che ristoranti e alberghi, e in genere il catering, si decidono finalmente a praticarla.

Ma è un po’ poco. La scienza ha scoperto ben altro. La presenza di migliaia di sostanze non nutrizionali è determinante: vogliamo parlarne, nel bene o nel male? Sia di quelle positive, sia di quelle negative, sia di quelle negative per un verso e positive per un altro? O vogliamo rimanere indietro di trent'anni?

L’ingegnere carnivoro mangi pure, visto che ne è convinto, carne o pesce ogni giorno. Questo non è un sito di missionari che vuole "redimerlo" e fargli cambiare idea, ma un blog laico, cioè non fanatico, che con semplicità scientifica illustra la dieta vegetariana completa.
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CARNI E PESCI CANCEROGENI PER LA COTTURA
Piuttosto, vorremmo chiedergli: ma lei, ingegnere, la carne e il pesce li mangia crudi?
 
Ohibò, risponderò. Va bene, ma se li mangia cotti da buongustaio bolognese, tenga conto che dalla cottura dei suoi cibi animali quotidiani, che mai l’uomo medio antico ha consumato ogni giorno, lei ricaverà grandi dosi di cancerogena aldeide malonica (già presente nella carne, ma con la cottura si moltiplica), e soprattutto amine eterocicliche varie (HCA), ancora più abbondanti se le carni sono state esposte direttamente alla fiamma (griglia, barbecue, girarrosto) o ad alta temperatura (forno), come amino-imidazo-quinoline, amino-imidazo-quinoxaline, amino-imidazo-pyridine, e aminocarboline. Le HCA hanno mostrato di causare mutazioni nel DNA e possono essere un fattore nello sviluppo di alcuni tumori.

E non è finita: ci sono anche i temibili idrocarburi policiclici aromatici, come il benzo[a]pyrene e il dibenzo[a,h]anthracene, specialmente se le carni sono grasse e-o affumicate. E figuriamoci se sono fritte: la degradazione dei grassi di cottura, dei grassi interni e la degenerazione delle stesse proteine, aggiungono problemi a problemi, comprese molte sostanze irritanti, tra cui l’acroleina.
Senta a me, amico "carnivoro salutista", le conviene fumarsi una decina di sigarette al giorno! Infatti, secondo il famoso vecchio studio degli epidemiologi Peto e Doll, proprio ad un’alimentazione sbagliata si deve il 30 per cento di morti da tumore (e si arriva al 50 per cento secondo gli studi epidemiologici più moderni). Mentre il fumo provoca "soltanto" il 30 per cento delle morti da tumore…
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RISCHI DI PARASSITI IN MARINATE E CARNI CRUDE
Invece, si è deciso a mangiarle crude le sue carni quotidiane? Il crudismo va bene, evita quasi del tutto le sostanze mutageniche e cancerogene. Ma, stia attento ai batteri e ai parassiti che si possono nascondere in carni e pesci, non solo quelli che vengono dall’Oriente: alcuni sono devastanti e penetrano nel fegato e nel cervello. Tra gli enterobatteri la pericolosa salmonella ma anche l'Escherichia coli e la shigella, e il campylobacter jejuni talvolta presenti nei cibi animali, e che spesso colonizzano il frigorifero. E altro che cozze crude, come a Bari: anzi la loro cottura deve essere prolungata perché agli enterobatteri si possono unire gli enterovirus (epatite virale, ecc) molto più resistenti al calore dei batteri.

Anche le carni semicotte ed affettate come il roast beef sono pericolose (stafilococchi enterotossici che provocano tossinfezione). Tutte le carni, soprattutto ovini, caprini e suini, possono essere infestate dal toxoplasma, che provoca invasione di protozoi. L’adulto spesso è immunizzato, ma non bambini, immunodepressi e donne incinte, che espongono il feto all'idrocefalo ed altre menomazioni del cervello.

Anche i pesci erroneamente conservati crudi sott’olio, non solo i carciofini e le melanzane o i funghi sott’olio, fanno rischiare il mortale botulino.
Oggi con l'arrivo delle carni bovine dai Paesi esteri (Est Europa) dove si fa molto pascolo è ridiventata più frequente la tenia (parassitosi intestinale detta verme solitario).

I salumi crudi dei suini al pascolo e soprattutto dei cinghiali, e oggi anche la bistecca di carne di cavallo, possono portare la trichinosi, un’invasione dei muscoli da parte delle larve elmintiche

Le aringhe o il salmone affumicati o peggio crudi in marinata, e perfino le alici crude al limone oggi di moda, possono avere le larve elmintiche dell’anisakis, che si trasferiscono nell’intestino del consumatore e causano tiflite con rischio di peritonite.

Un vero tragico dilemma, per i carnivori: rischiare il cancro e le malattie cardio-vascolari, o le terribili parassitosi?
 
IMMAGINE. I dinosauri, grandi carnivori, si nutrivano – sembra – di  molta carne, ma anche di erbe.

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4 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Eh, ormai i carnivori hanno la coda di paglia, diciamo anche una certa paura...

10 dicembre 2008 alle ore 12:11  
Anonymous Anonimo ha detto...

Molto utile la lista ragionata dei parassiti di carni e pesci: la mostrerò ad un mio amico che stravede per le marinate. Crede che siano più sane. Bel blog, complimenti.

10 dicembre 2008 alle ore 13:43  
Anonymous patrizio ha detto...

vabbè, io non demonizzerei la carne.Con la varietà si supplisce a tutto, anche perchè non è la carne cancerogena in se, ma la cottura (cosa che per esempio succede anche alle verdure, se, appunto, cotte).Come dici tu, non esiste un alimento che non dà qualcosa di negativo, quindi secondo me basta non esagerare...

5 settembre 2011 alle ore 23:24  
Blogger Unknown ha detto...

Di qualche cosa si deve morire... La dieta mediterranea limitando il consumo di carne e alcol e la migliore . Per il resto le motivazioni etiche e morali non hanno fondamento . Poi ognuno e libero di fare le proprie scelte rispettando gli altri.

8 settembre 2013 alle ore 22:08  

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